Dario Salvatori star dell'ultima data di Umbria Libri Love, a Terni per parlare della canzone d'amore. E di quanti sono stati i cantautori che, di fatto, si sono avvalsi di San Valentino per i loro testi. Pochi. «Domenico Modugno lo invocò: "Santo Valentino!" per un amore finito male». «Prima di lui ci fu Mina, a cantare Oh Valentino». Salvatori, che di canzoni, di musica, di cantanti, di storia della musica, s'intende benissimo (è giornalista, critico musicale, insegnante, conduttore radiofonico e scrittore, oltreché responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai), scivola sulle eccellenze del territorio: «Terni, l'amore, la canzone d'amore, il "Bacio"». «Ahi ahi ahi, te lo volevo dire che è vietato parlare di Perugia e del Bacio a Terni» - gli fa Angelo Mellone, direttore artistico di UmbriaLibri, un attimo dopo averlo affidato ad Andrea Caterini per l'intervista.
IL CIOCCOLATO
«Con tutti i banchi di cioccolato che ho dovuto attraversare per arrivare fin qui, non potevo non ricordare il "Bacio"» - insiste Salvatori. «Terni è in Umbria e il Bacio è umbro» - ci riprova ancora Salvatori. Mellone va da lui e, sorridendo, dice: «Meglio cambiare argomento a Terni, meglio non parlare di Perugia a Terni». Salvatori si riprende citando Endrigo. Da quel momento in poi è pioggia di standing ovation, in Bct. Il pubblico lo ama. Il caffè letterario è affollato almeno quanto lo era la sera prima per Lorella Cuccarini. «Le canzoni d'amore più belle, senza ombra di dubbio, sono quelle di Sergio Endrigo» - afferma.
L'amore, la musica, Sanremo.
Persino la canzone di Anna Oxa ad un certo punto fa: "Questa Arca dove siamo, ci affosserà". Poi la musica, i fuori, il cast, Fedez, la destra, la sinistra, le polemica, hanno fatto la loro parte ed è stato record di ascolti» . L'Arca di Anna Oxa lo rimanda ancora una volta a Sergio Endrigo: «"L'arca di Noè" con cui vinse il premio della critica nel 1970, era un'altra cosa». Salvatori porta tanto di Sanremo a Terni. Poche ore prima su quella stessa poltrona era seduto Aurelio Picca, il grande patriarca della letteratura che ha guidato il Premio nazionale "Raccontami l'amore" ( proclamato vincitore Yari Selvetella, autore del libro "Vite mie" ). Picca ha dominato la scena per un po' - per la statura, anche fisica, e l'argomento: l'amore in letteratura spaziando da Foscolo a San Francesco, da Leopardi a Shakespeare, è arrivato a parlare delle anime che lo inseguono lungo la Valnerina: «Tanti anni fa, entrando nella città dell'acciaio di notte, non riuscivo ad orientarmi. Adesso sento l'amore, la morte, le anime del passato». Come dire: la storia di Terni è più antica di quella dell'acciaieria.
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