PERUGIA Omicidio colposo: con questa ipotesi di reato il sostituto procuratore Gemma Miliani ha aperto un fascicolo d’indagine per la morte della ventiduenne perugina, di origini filippine, avvenuta nella mattinata del 31 dicembre a Elce. Un atto dovuto e al momento, secondo quanto si apprende, il fascicolo è aperto a carico di ignoti: elementi molto importanti sono attesi mai come in questo caso dall’autopsia, per accertare le cause di un decesso improvviso e incredibile.
Escluse con il passare delle ore le cause più violente del decesso (dall’omicidio al malore mortale conseguente all’uso o abuso di qualche sostanza) e venuta meno anche l’ipotesi coronavirus, dal momento che il tampone effettuato sul corpo senza vita della ragazza ha dato esito negativo, la morte della ventiduenne allo stato attuale è ancora un mistero. Una morte così improvvisa e con sintomi talmente «aspecifici» da rendere necessaria un’investigazione particolarmente approfondita. La ragazza, di fatto, nei giorni precedenti avrebbe lamentato soltanto alcuni dolori muscolari, ma niente che potesse far pensare a un epilogo così tragico.
I fatti
Il dramma esplode nell’abitazione di Elce intorno a mezzogiorno di san Silvestro. Mamma e papà della ragazza, appena 22 anni, rientrando a casa dal lavoro la trovano senza vita. Nonostante lo choc e un dolore straziante, si mettono a disposizione dei carabinieri e dell’autorità giudiziaria per provare a ricostruire le ultime ore di vita della giovane. Emerge il fatto che la ventiduenne da qualche giorno fosse malata, non si sentisse bene a causa di dolori muscolari. Proprio per questo motivo, secondo quanto appreso dagli investigatori, il medico di famiglia le aveva prescritto un farmaco a base di cortisone. I militari intervenuti stabiliscono anche un’altra cosa importante, e cioè che nell’appartamento non ci sono segni di effrazione e che la ragazza non presenta segni di una morte per mano di un’altra persona o per altre cause violente. Insomma, una morte improvvisa quanto misteriosa. Visto il periodo, viene disposto un tampone per stabilire se la ragazza potesse aver riscontrato una positività al Covid-19. Gli esiti del tampone sono arrivati nella giornata del primo dell’anno e hanno dato esito negativo. Scongiurata anche questa possibile causa, la morte di una ragazza così giovane si fa di conseguenza ancora più inspiegabile.