«Droni sulle isole», arrestato Andrey Yakunin, il magnate russo proprietario di Antognolla

Venerdì 21 Ottobre 2022 di Egle Priolo
Andrey Yakunin

PERUGIA - Andrey Yakunin, il magnate russo proprietario del castello di Antognolla, è rinchiuso in carcere da lunedì.

Arrestato in Norvegia dalla polizia per aver fatto volare droni sulle isole Svalbard. Sembra una sciocchezza, ma in Norvegia prendono evidentemente molto sul serio la questione, soprattutto se il cognome è russo e si è il figlio dell'oligarca Vladimir, ex presidente delle ferrovie russe e soprattutto noto per essere uno degli alleati più stretti di Vladimir Putin. Andrey, però, come confermano al Messaggero alcune fonti vicine al magnate, ha già affermato la sua ferma contrarietà alla politica di Putin, allontanandosi anche dallo stesso padre. Posizioni che ora da giorni sono al vaglio della polizia norvegese che quei droni sul loro territorio non li hanno proprio mandati giù.

Eppure, Andrey Yakunin quella spedizione fino al Polo Nord – iniziata ad agosto – non era la prima volta che la faceva: era già partito con il suo team nel 2018, con tutta la documentazione e le autorizzazioni per far alzare in volo i suoi droni, appassionato com'è «di natura, fotografia e sport estremi, come si evince dalla sua attività sui social media», come confermato dai suoi legali. «Ha utilizzato un drone a scopo ricreativo durante il suo viaggio di vacanza alle Isole Svalbard alla fine di agosto - riferisce infatti il team legale di Yakunin -. Ha ammesso di aver utilizzato i droni solo alle Isole Svalbard. Non ha ammesso di essere colpevole e non è stato incriminato». Secondo gli avvocati, «Andrey, cittadino britannico, sta collaborando pienamente con le autorità per fornire tutte le informazioni necessarie sulle normali attività turistiche della sua vacanza in barca. Ci auguriamo che la polizia concluda le indagini molto presto».
Il suo arresto, come riporta il quotidiano norvegese The Barents Observer, è avvenuto, durante la spedizione non ancora conclusa, il 17 ottobre a Hammerfest e la polizia «ha sequestrato droni e dispositivi elettronici che ora vengono analizzati». «Il contenuto del drone è di grande importanza per il caso», ha spiegato il pubblico ministero che martedì ha ottenuto dal giudice la custodia in carcere per Yakunin per la violazione del Sanction Act §4. Secondo il giornale, questa del magnate russo «è la quarta volta in una settimana che la polizia effettua un arresto con l'accusa di pilotaggio illegale di droni o di aver fotografato oggetti classificati a nord della Norvegia». Attenzionati dalla polizia, anche se non arrestati, anche i componenti del suo team.
Il 47enne, però, ha ribadito lo scopo ricreativo delle sue registrazioni e di essere detenuto ingiustamente, oltre al fatto di essere – visto il peso negativo del passaporto russo trovato durante le perquisizioni sulla barca - un cittadino britannico, con residenza in Italia, esattamente a Perugia. Dove da anni, ad Antognolla, investe milioni, tra il progetto di un resort e la passione per il vino. Nei terreni intorno al castello, infatti, oltre all’investimento di 150 milioni per il Six Senses Antognolla Resort and Residences da oltre 70 camere extra lusso e 79 villette di prestigio, accanto a uno dei campi da golf più importanti d’Italia, la sua ultima sfida è legata al vigneto da poco meno di due ettari dedicato alla produzione di Merlot. Una sfida che, si è detto, vede il magnate aiutato da un enologo di fama come Riccardo Cottarella. Con l'augurio di stapparne presto una bottiglia - ma non del suo, pronto tra almeno quattro anni - appena riuscirà a dimostrare la sua innocenza e sarà rilasciato.

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