Decine di ospiti in casa per la festa di matrimonio e arriva pure l'esercito: tutti multati

Sabato 20 Febbraio 2021 di Egle Priolo
Decine di ospiti in casa per la festa di matrimonio e arriva pure l'esercito: tutti multati

PERUGIA - Mettiamola così. Di certo non si sono nascosti. Anzi. 
Nella loro mente l'idea era di festeggiare in allegria e spensieratezza, ma alla luce del sole. Segno che, per qualche motivo, pensavano si potesse fare. Non si sa quale sia stato il motivo, la convinzione o l'informazione ricevuta, ma di certo mentre polizia, carabinieri, guardia di finanza ed esercito li portavano fuori, uno di loro ha esclamato «Ma perché? Ora non si possono più neanche festeggiare i matrimoni?».
Perché la festa che ha visto arrivare in massa e non proprio come ospiti tutte le forze dell'ordine è quella organizzata al quarto piano di un palazzo di via del Macello. Ad avvisare della festa, un cartello sulla porta: «Wedding ceremony. Tariff sale matrimoni civili». E insieme a vari palloncini colorati e un bel fiocco rosa, una richiesta gentile: «Per favor con tranquillità. Grazie».
Ecco cosa si sono trovati davanti agenti e militari, dopo la segnalazione di diversi vicini che hanno visto tante persone arrivare, parcheggiare, entrare nel portone e raggiungere quell'appartamento. Un via vai troppo sospetto in un momento di pandemia mondiale e zona rossa. E che ha messo in allarme i vicini che si sono attaccati al telefono, insieme ai portieri della One. 
E in effetti, all'arrivo delle forze dell'ordine, in quell'abitazione c'erano decine di persone che festeggiavano un matrimonio che era stato celebrato in mattinata. Abiti eleganti, buffet, roba da bere, torta. Tutto il cabaret di una festa in casa, insomma, ma senza aver considerato adeguatamente le restrizioni delle norme anti Covid. Così, intorno alle 16 di ieri pomeriggio la festa è finita prima del tempo, per l'intervento di poliziotti e militari, mentre già gli uomini del servizio di portierato della One – oltre ad aver segnalato la straordinaria situazione – erano stati impegnati a far capire agli invitati che non era consentito quell'assembramento, tra l'altro in un luogo chiuso.
Alla fine, tutti gli ospiti sono stati fatti uscire e sono stati identificati: amici e parenti di origine nigeriana degli sposi.

In diciannove alla “busta” dei regali hanno così dovuto aggiungere l'esborso della multa. 

LOCALE APERTO PER CONVENZIONE
Giovedì sera un ristorante di via Settevalli è stato visitato da carabinieri e polizia locale, dopo la segnalazione di chi aveva visto luci accese e gente all'interno dopo l'orario consentito. Gli accertamenti hanno permesso di spiegare come il locale fosse aperto (e con un cliente al tavolo) perché operativo come servizio mensa per aziende convenzionate. In pratica, una deroga al Dpcm che consente ai ristoranti di stare aperti dopo le 18 non solo per l'asporto, ma solo se in possesso di un contratto di convenzione. Documento che i proprietari hanno potuto esibire, dimostrando così di essere in regola. Vanno avanti solo gli accertamenti sugli orari, incrociando norme, ordinanze e circolari, visto che sarebbe stato comunque superato il termine imposto dal coprifuoco.

I CONTROLLI
Intanto, al di là dei matrimoni galeotti, in generale sembra che il livello di attenzione alle disposizioni anti contagio sia notevole: in base agli ultimi dati forniti dalla prefettura, in tutta la provincia di Perugia, su 643 persone controllate dalle forze dell'ordine nell'intera giornata di giovedì, solo sette sono state trovate fuorilegge e quindi multate per la violazione delle norme anti Covid. Segno che quindi l'allerta, salvo appunto qualche grossolana irregolarità, resta alta, così come la predisposizione a rispettare le regole.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA