«Mala movida, così aggirano le restrizioni» Perugia, la denuncia: auto piena d’alcol per bere in strada oltre il consentito

Lunedì 21 Giugno 2021 di Michele MIlletti
«Mala movida, così aggirano le restrizioni» Perugia, la denuncia: auto piena d’alcol per bere in strada oltre il consentito

PERUGIA - Una macchina che arriva e scarica dal portabagagli «decine di bottiglie di alcolici di vetro». Un ragazzino che si accascia in mezzo alla strada: camicia bianca, sneakers, è in mezzo a un gruppetto di giovanissimi e giovanissime altrettanto ben vestiti quando si mette seduto a terra e poi si sdraia. «Vittima sicuramente degli eccessi col bere, e probabilmente non solo».
Lo “spettacolo” arriva direttamente dalle finestre che affacciano su via Mattioli e piazza Michelotti, zona Porta Sole, pieno centro storico. Sono il racconto di un altro sabato sera in cui la voglia di divertirsi e sballarsi ha di gran lunga superato il diritto dei residenti a riposare. Ma c’è di più: perché oltre l’educazione e il rispetto che (evidentemente) mamma e papà non sono in grado di insegnare, qui c’è il non rispetto delle regole. Quella del divieto di vendere alcol ai minorenni, ma questa è facilmente aggirabile con la presenza di almeno un maggiorenne amico o che si presti all’acquisto per i più piccoli. E c’è anche quella all’interno della recentissima quanto contestata ordinanza Romizi, la norma che vieta la vendita d’asporto di qualunque tipo di alcol in qualunque contenitore a partire dalle 23 in centro e a Fontivegge.
Ebbene, quell’auto in pieno centro piena di bottiglie rappresenta il più semplice quanto beffardo aggiramento dell’ordinanza. Lo raccontano i residenti, rimasti a bocca aperta ne constatare come ciò sia avvenuto in maniera «praticamente ininterrotta» tra la mezzanotte e le tre della notte tra sabato e domenica. Gruppetti, sei-sette giovani, «che vanno e vengono, bevono e poi spaccano le bottiglie di vetro. Ne avrò contate almeno una quarantina» racconta il giorno dopo un residente. Costretto, assieme ad altri, «ad andare a lavare la macchina perché me l’hanno completamente imbrattata e con questo caldo puzza in maniera atroce».
Ma c’è anche chi aggiunge di come, tra piazza Michelotti e via Mattioli, l’esagerare col bere si mescoli alla droga. «Non solo canne» assicura chi vede da tempo certe scene sotto le finestre di casa. Si racconta di «strisce di cocaina in gruppo» e di cessioni di droga «come se tutto fosse normale, come se non ci fossero pattuglie delle forze dell’ordine a poche decine di metri». Pattuglie delle forze dell’ordine che, a detta sempre di alcuni residenti, sarebbero arrivate in zona «almeno mezzora dopo la chiamata con richiesta d’intervento».
L’ALTRA ZONA CALDA
Nonostante uno spiegamento di poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della polizia locale definito «importante» dagli stessi perugini che nel fine settimana hanno deciso di passare la serata in centro, con molti che hanno anche notato la presenza di vigilantes a sorvegliare alcune piazze, le difficoltà del week end si sono fatte sentire anche nell’altra area calda dell’acropoli e cioè quella compresa tra via Bartolo, via Ulisse Rocchi, piazza Alfani, via Baldeschi e piazza Ansidei. Come una settimana fa, anche in questo caso i racconti sono di sbornie di gruppo e volumi altissimi dei ragazzi in strada fino alle prime ore del mattino, con poi il solito “lascito” di muri e auto imbrattate. Una situazione che non può che accrescere la rabbia dei residenti.
QUI FONTIVEGGE
La foto scattata da Lorenzo Brunetti, guardia giurata e residente della stazione, racconta come anche nella zona di Fontivegge c’è chi abbia esagerato col bere nel fine settimana: un uomo a terra, in stato di incoscienza all’incrocio tra via Settevalli e via del Macello, soccorso dopo le richieste di intervento al 118.

L’uomo, sudamericano, è stato soccorso, si è ripreso ed è tornato a casa

© RIPRODUZIONE RISERVATA