Dal cardinale Gualtiero Bassetti ai Frati del Sacro Convento passando per l'arcivesco di Perugia Ivan Maffeis e i monaci benedettini di Norcia: la chiesa dell'Umbria ricorda il papa emerito Benedetto XVI.
«Abbiamo accolto con dolore la notizia della scomparsa di Benedetto XVI, un uomo dalla grande fede, il cui amore profondo e fedele alla Chiesa è stato sempre una testimonianza luminosa e un dono prezioso per noi tutti». È il ricordo dei frati di Assisi. «Amo ricordare - ha detto il custode del Sacro convento, fra
Marco Moroni - in particolare in lui il fine teologo, un'artista del pensiero e della parola che nella familiarità con il Signore e i tesori della rivelazione è riuscito a donare in maniera semplice e accessibile a tutti la sublimità e la profondità del messaggio cristiano del Dio-amore, a credenti e a non credenti, a cristiani e non, ai giovani come agli adulti, sempre attraverso attenzione e rispetto nei confronti di ogni interlocutore».
«Vorrei esprimere la mia personale riconoscenza e gratitudine-ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti- per il grande servizio che Joseph Ratzinger ha dato alla Chiesa universale nel corso della sua
vita. Un servizio reso con grande umiltà, senza chiedere niente per sé stesso e che ha svolto per tantissimi anni assumendo molti incarichi di responsabilità: come sacerdote, come professore, come Arcivescovo, come Prefetto per la Congregazione per la Dottrina della fede e, infine, come Papa». Per Bassetti Benedetto XVI è stato un grande pensatore cattolico, un autentico «servitore della barca di Pietro e, soprattutto, un meraviglioso testimone dell'amore cristiano. Un amore che non è sceso a compromessi con il mondo e che è stato testimoniato con semplicità, purezza e mitezza».
Per il successore di Bassetti alla guida dell'archidiocesi di Perugia e Città della Pieve, Ivan Maffeis, papa Ratzinger «ha servito la verità, ne è stato ricercatore umile, coraggioso e appassionato; ci ha ricordato - spesso inascoltato e incompreso - la centralità della dignità umana, il significato della libertà, la grandezza dell'amore: quello di Dio e quello dell'uomo, inscindibilmente uniti». Benedetto Nivakoff, priore della comunità benedettina di Norcia nel ricordare le vicinanza di Benedetto XVI ai monaci ha ricordato come «per tutta la vita ha fatto suo l'insegnamento di San Benedetto di "nulla anteporre all'amore di Cristo"».