Omicidio di Filippo, vodka e champagne prima della rissa

Giovedì 20 Agosto 2020 di Ilaria Bosi
Filippo Limini, il ragazzo morto all'alba di Ferragosto

BASTIA UMBRA - Vodka e champagne prima della rissa, che sarebbe iniziata con una discussione all’interno del locale. A scombinare la versione fornita finora dagli indagati e dagli amici di Filippo Limini Senapa, c’è il racconto di un buttafuori, che avrebbe constatato tensione tra le due comitive già all’interno della discoteca.
Sentito dai carabinieri, il testimone ha riferito che i due gruppi, una volta usciti (dal locale), «avevano ripreso (la discussione), tanto è vero che lui e altri colleghi – scrive il giudice Natalia Giubilei nell’ordinanza – erano intervenuti per mandarli via ed invitarli a smettere». Un elemento nuovo, quello emerso dal racconto del buttafuori, che potrebbe aprire il campo a nuove ipotesi sulle cause che hanno originato la lite. La zuffa, incrociando i vari racconti, si sarebbe quindi sviluppata in almeno tre fasi (nel locale, appena fuori e nel parcheggio). Non si può quindi escludere che, di volta in volta, siano state coinvolte persone magari non presenti negli altri momenti. Una cosa è certa: dai racconti dei testimoni mancherebbero all’appello diversi contendenti, notati nelle diverse fasi della rissa. Possibile che tra le fazioni si siano inseriti anche “conoscenti occasionali”, cioè non riconducibili direttamente all’uno o all’altro gruppo? Del coinvolgimento di alcuni “ragazzi conosciuti durante la serata”, parla anche un amico di Filippo, che di fatto conferma l’aggressione subita da due indagati. Il suo racconto si focalizza inizialmente davanti al locale, dove il giovane dice di aver ricevuto “due piccoli schiaffi sul volto” da Kevin Malferteiner, che “per provocarlo” sarebbe sceso dall’auto condotta dal 19enne Brendon Kosiqi, dopo avergli detto in malo modo di spostarsi dalla strada. A quel punto, racconta il ragazzo, sarebbero intervenuti i buttafuori. L’amico di Filippo racconta quindi che «alcuni ragazzi da lui conosciuti durante la serata, vedendolo preso a schiaffi, sarebbero poi corsi verso i due (Brendon e Kevin, ndr) mettendosi a litigare, e che subito dopo la vettura si sarebbe allontanata, con a bordo il solo conducente».
Lo stesso testimone riferisce poi di aver udito delle urla provenire dal parcheggio e di aver visto, una volta avvicinatosi, «una rissa con moltissime persone.

Un ragazzo del mio gruppo – ha quindi riferito il teste – stava picchiando il passeggero della macchina, quello che mi aveva preso poco prima a schiaffi (Kevin, ndr), mentre altri picchiavano il conducente (Brendon, ndr), che stava partendo in retromarcia ed era salito con la vettura sul corpo di Filippo, caduto a terra dietro la macchina». Soltanto dopo, da un altro giovane, il testimone avrebbe saputo che Filippo era stato steso da un pugno.

Ultimo aggiornamento: 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA