«Negozio disumano»: Perugia, il post su facebook le costa una denuncia

Domenica 8 Marzo 2020 di Egle Priolo
Le app dei social network sugli smartphone (FOTO ARCHIVIO)
PERUGIA - «Politica aziendale terrificante». «Negozio disumano». E «commessa senza cuore». Il cliente avrà anche sempre ragione, ma se certe cose le scrive su Facebook, rischia una denuncia. Per diffamazione. E ora dovrà difendersi puntando sul diritto di critica.
È successo a una donna che si è sfogata sui social, raccontando di essere stata trattata male in un negozio in cui aveva fatto acquisti per una nonnina di ben 93 anni.
«Avendo problemi di deambulazione rimane nell’auto parcheggiata di fronte alla porta, ben visibile alla commessa», racconta su Fb. «Compero alcune cose, tra cui due paia di slip confezionati nel cartoncino. E dico alla commessa “Le faccio provare a casa, se vanno bene ne prendo altre”». Ma una volta arrivate a casa, la prova va male, gli slip sono piccoli e vanno cambiati. La signora a questo punto racconta di essere tornata in negozio e di aver chiesto il cambio non del «paio che era stata misurato, ma almeno dell’altro visibilmente intonso».
«Non potete capire – è lo sfogo della donna – nonostante cercassi in ogni modo di far vedere che la confezione era integra, scontrino alla mano, non c’è stato nulla da fare. Ora, la cifra è ridicola, ma per i nostri pensionati così fragili, che fanno fatica ad arrivare a fine mese diventa importante. Mi sono fatta carico io della spesa, ma sono rimasta disgustata e mai più entrerò in questo negozio».
Sotto il post, chiaramente, come sempre accade davanti a certi tipi di segnalazioni (a maggior ragione se riguardano disservizi a persone con difficoltà) si è scatenato il dibattito, tra proteste e proposte di boicottaggio. Con la caccia all’esercizio commerciale insensibile.
Quindi un danno all’immagine per il negozio secondo il suo titolare che ha deciso di denunciare la signora per diffamazione. Che invece, assistita dall’avvocato Giacomo Leonelli, è convinta di aver semplicemente espresso le sue critiche: nessuna offesa, ma solo giudizi per lo spiacevole episodio.
L’avvocato Leonelli, infatti, presenterà una memoria difensiva sul diritto di critica dei consumatori, forte di una giurisprudenza in tal senso abbastanza favorevole. Ma la signora, per un paio di slip e un post, deve passare comunque per le aule di giustizia.
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