L'effetto movida sul ritorno estivo del virus: ad agosto 178 casi

Martedì 25 Agosto 2020 di Fabio Nucci
Tamponi in drive in a Perugia per chi torna dall'estero

PERUGIA - Altri undici positivi col totale settimanale tornato a tre cifre, 101, come non accadeva dal 10 aprile. Ma nell’ultima settimana, il numero delle persone testate è raddoppiato, passando da 2.503 a 5.098. La naturale evoluzione di un andamento del virus più diffuso e legato a cause ora ben note. «In questa situazione sappiamo cosa sta succedendo – spiega Antonio Onnis, commissario straordinario per l’emergenza Covid della Regione Umbria – si tratta di quantificare il problema. Sappiamo anche che i rientri dalla Sardegna e dalla costa Adriatica stanno determinando una serie di ritorni del virus».
I numeri umbri del Covid confermano una risalita della curva che, per il quinto giorno consecutivo, avanza a doppia cifra mentre agosto si conferma “mese nero” con 178 casi “di rientro”. Aspettando l’esito del test sierologico sul personale della scuola, continua lo screening in aeroporto. «Domani (oggi, ndr) avremo l’esito dei tamponi eseguiti sui passeggeri del volo da Malta – aggiunge Onnis – mentre quello di Tirana, controllato domenica, ha subito restituito un positivo visto in urgenza in quanto sintomatico».
I dati ufficializzati, alle 11,30 di ieri, parlano di altri 11 positivi (1.560 il totale): casi isolati a Ferentillo, Collazzone, Narni, Bastia Umbra, due fuori regione e 5 a Perugia. Sono due i cittadini di Collazione trovati positivi ma uno al momento è domiciliato in un’altra città. A Narni, invece, contagiata la familiare stretta di uno dei casi certificati nei giorni scorsi. Una persona di nazionalità greca residente a Perugia è invece risultata positiva nell’ambito dei test eseguiti a Fiumicino.
La conferma che il virus arriva dalle vacanze, legato ad assembramenti e altre situazioni di rischio. «Il fatto che i nuovi casi si stiano verificando in giovani – aggiunge Onnis - orienta verso un “effetto movida” alla base di tali contagi e la chiusura delle discoteche è stato un elemento importante. Sono documentati i casi di positività che sono insorti per presenze in luoghi affollati, ritrovi per funerali, compleanni e festeggiamenti vari. Lo consideriamo un dato assodato ormai». Anche la propagazione del contagio presenta un’altra dinamica. «I casi si stanno manifestando in maniera puntuale, distribuita e diffusa, senza centralizzazioni come avveniva nella prima fase». In pochi giorni anche in Umbria, ad esempio, è risalito il numero dei comuni interessati dal virus: ora sono 29 le città interessate, 18 delle quali con uno o due positivi residenti. «Casi di rientro che risultano più diffusi – aggiunge il commissario – ma che se non intercettati subito determinano la trasmissione del virus. Come nel caso di Pila, a Perugia, che per fortuna non ha avuto implicazioni sulla comunità del centro estivo ma ha avuto tuttavia una diffusione a livello familiare. Sono situazioni che dobbiamo tenere sotto controllo e questo impone di continuare a utilizzare le misure che tutti conosciamo: distanziamento, mascherine e lavaggio delle mani».
Proprio l’azione combinata screening-tracciamento dei contatti ha portato a una netta avanzata dei tamponi che nel dato settimanale sono cresciuti dell’81% (9.204 negli ultimi 7 giorni), mentre i casi testati sono raddoppiati.

Dei 178 casi scoperti nel mese di agosto, inoltre, 125 (70%) sono stati scoperti durante i controlli mentre gli altri 53 per sospetto diagnostico. «Siamo in una fase di convivenza col virus che anche nei prossimi mesi richiederà attenzione da parte delle persone», aggiunge Onnis. «Prendiamo la riapertura delle scuole che metterà in movimento una popolazione di 140mila persone: col personale, anche circa 125mila ragazzi che per spostarsi avranno bisogno anche dei mezzi pubblici».

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