Cavallucci (Perugia meteo): «L’estate in Umbria?Tra ondate di calore e forti temporali». Inverno positivo sul fronte delle piogge

Mercoledì 26 Aprile 2023 di Michele Milletti
Un suggestivo arcobaleno sul cielo di Perugia

PERUGIA I video di ragazzi in snowboard e sci sulla grandine che sembra neve, lunedì pomeriggio lungo il valico della Somma, hanno fatto il giro dei social e fatto parlare a tutti di meteo pazzo. Solo qualche settimana fa, in pieno marzo, l’estate sembrava già arrivata e invece adesso che la bella stagione inizi a “sentirla” ecco neve, grandine e temperature in certi momenti quasi invernali. «Cosa succede? Che il meteo è sempre più estremizzato ma per i valori in gioco. C’è sempre più energia e i fenomeni accaduti sulla Somma, ad esempio, c’erano stati tre giorni prima a Reggello. Il clima si sta estremizzando dal punto di vista dei fenomeni meteorologici, con eventi estremi sempre più frequenti, ed è una tendenza che si è concretizzata negli anni. Molte volte lo si vede anche dalla frequenza delle grandinate e dall’ampiezza chilometrica delle grandinate stesse, eventi che cominciano ad essere sempre più “normali”».
A parlare è Michele Cavallucci, previsore di Perugia meteo. Che, a metà strada come il periodo in cui ci troviamo, traccia un bilancio dell’inverno appena finito e abbozza una previsione per l’estate in arrivo. Tenendo ovviamente ben presente come si tratti di linee generali incardinate in modelli stagionali «che non amo molto perché si riferiscono a una macro area, mentre l’Umbria è una micro area caratterizzata anche dall’essere l’unica regione italiana messa al centro di due mari ma senza mare».
LA BELLA STAGIONE
Dunque che estate sarà? «Quello che sembra evidenziarsi in linea generale è una grande presenza di forte energia, dunque ondate di calore ma anche forti temporali» risponde Cavallucci. Che aggiunge: «Si parla del ritorno di El Niño (fenomeno oceanico che comporta effetti drastici, e in particolare caldo elevato, ndr) ma le conseguenze sono tutte da valutare. Anzitutto potrebbe non essere fortissimo, e poi c’è la statistica. In Umbria si sono avure ondate di calore nel ‘94, ‘98, 2003, 2007 e 2012 in concomitanza del Niño. Ma dal 2017 in avanti, anche in assenza del fenomeno meteorologico, si sono avute sempre stagioni estive bollenti. Di sicuro, anche se è ancora presto per elaborare previsioni attendibili, se a maggio si realizzassero alcune piogge importanti, del resto attese soprattutto a inizio mese, l’estate davvero potrebbe affrontarsi al meglio».
IL DATO POSITIVO
Questo perché il 2023, sotto l’aspetto delle piogge, è iniziato in modo ottimale. «Un dato per tutti - prosegue Cavallucci -. L’8 agosto del 2022 avevamo a Perugia solo 207 millimetri di pioggia caduta dall’inizio dell’anno, ora al 26 aprile 2023 stiamo quasi a 200 il che ci fa già capire come c’è una situazione diversa in atto dal punto di vista del recupero della siccità. Non siamo ancora fuori pericolo ma il recupero, testimoniato anche dalla risalita del livello del Trasimeno, è evidente. È piovuto parecchio soprattutto a settembre-novembre e prima parte di dicembre 2022. Poi c’è stato un mese di gennaio abbastanza piovoso mentre febbraio e marzo sono stati altalenanti. Basti vedere la pluviometria regionale: ci sono zone come Orvietano, Spoletino e Folignate che sono in media e avanti rispetto al Perugino, al Trasimeno e all’Altotevere che sono il 25 per cento sotto la norma».
Può essere un buon viatico verso l’estate? «Al momento non l’affrontiamo come l’anno scorso - risponde il previsore di Perugia meteo - ma bisogna aspettare perché maggio potrebbe rivelare sorprese. Specie dal 30 aprile al 10 maggio, con una situazione piovosa importante. Fino al 2016 non abbiamo avuto alcun problema di siccità. Dal 2017-18 abbiamo avuto un quinquennio più siccitoso rispetto agli altri».
E poi c’è un altro elemento incoraggiante. «Il grandissimo innevamento in questi giorni sui Sibillini sopra i 1800 metri - conclude Cavallucci -. È un elemento importantissimo, perché è tutta acqua che andrà a rimpinguare le falde.

La neve a fine marzo era sparita in una settimana, in questi giorni temperature anche in quota “freddine” hanno fatto sì invece che ci siano innevature importanti. Ed essendo montagne carsiche, sarà tutta acqua in più».

© RIPRODUZIONE RISERVATA