Lorenzo Barone ce l'ha fatta Dopo 44 giorni di viaggio
raggiunge il Polo del Freddo in bicicletta

Sabato 29 Febbraio 2020 di Lorenzo Pulcioni
Lorenzo Barone ce l'ha fatta Dopo 44 giorni di viaggio raggiunge il Polo del Freddo in bicicletta

«Ci sono arrivato». E' il primo commento che accompagna la foto: la bici, il braccio alzato, il cerotto sul naso congelato, la neve tutta intorno e alle spalle il cartello che dice Oymyakon, Polo del Freddo, -71,2 gradi'. Lorenzo Barone ha raggiunto dopo 44 giorni di viaggio la città più fredda della Siberia. Il 22enne viaggiatore solitario è partito lo scorso 16 gennaio da San Gemini per attraversare da solo, in bicicletta ed in pieno inverno, la zona più gelida del mondo. «Non so quante persone siano arrivate fin qui, in bici, d'inverno, senza assistenza, dopo aver percorso oltre 1.500 km, ma dire di essere il primo o l'ultimo non mi cambia la vita - dice - ciò che cambia la mia vita è l'emozione di raggiungere questo traguardo, è un po' come per un alpinista raggiungere la vetta dei suoi sogni dopo averla pensata ed immaginata così tanto, da sembrargli al suo arrivo di esserci già stato». Ha affrontato imprevisti come la rottura della sacca in pvc e la perdita sulla valvola del fornelletto. Ha scoperto sulla propria pelle che cambiare una camera d'aria a 32 gradi sottozero è possibile. Ha pedalato accompagnato da due splendidi cani incontrati lungo il tragitto e si è fatto un selfie con i cavalli siberiani che vivono liberi tra le montagne, senza recinti. E' stato accolto dalla gente che vive sperduta nei villaggi della Yakutia: «Anche se solo da una persona che vive in quei villaggi disabitati, vengo rapito' e mi viene offerto un posto per dormire e cibo racconta - mentre quando non ci sono abitazioni, sono stato invitato a mangiare e bere thè dai camionisti incrociati per strada». L'esperienza accumulata in Lapponia e sul Pamir gli ha permesso di affrontare questo viaggio con facilità, quasi divertendosi: «Ed essendo ormai a fine febbraio, anche se di notte il termometro scende ancora sotto i -40°C e di giorno sale a -30°C, le giornate sono più lunghe e finalmente posso lasciarmi un po' andare. Questa non è la fine, il percorso che ho di fronte a me è ancora molto isolato e ci sono oltre 1.000 km da percorrere». Il primo tratto della sua traversata si concluderà a Tommot attraversando tutta la Yakutia, da fare esclusivamente in bicicletta. La seconda parte del viaggio, da Tommot a Irkutsk di 2.500 km, in autostop, Lì sono previste temperature meno rigide e giornate più lunghe. La terza parte del percorso, da Irkutsk all'Ucraina di 8.000 km, Barone ha intenzione di farla possibilmente in autostop o in alternativa con la transiberiana. Infine, dall'Ucraina fino a casa, per l'ultimo tratto di 2.700 km da fare in bicicletta quando sarà ormai primavera.
 

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