Bimba abusata dai genitori: la lotta per l'affido degli zii, Baschi raccoglie mille firme per portarla a casa

Affidata agli zii: "La sua cameretta è pronta da tre anni"

Giovedì 23 Marzo 2023 di Nicoletta Gigli
Bimba abusata dai genitori: la lotta per l'affido degli zii, Baschi raccoglie mille firme per portarla a casa

BASCHI - «Questa sentenza per noi è la fine di un incubo che ci ha stravolto la vita. Siamo felici di quello che abbiamo ottenuto per il bene della bambina. Purtroppo non possiamo cambiare il suo passato, ma possiamo migliorare il presente e darle un futuro pieno d’amore.Ora aspettiamo solo di riabbracciarla».

Maurizio e Mara hanno in mano la sentenza con cui la corte d’appello di Perugia, dopo una lunga battaglia portata avanti dall’avvocata, Francesca Cruciani, affida loro la nipotina che ha trascorso tre anni in una casa famiglia di Roma.

A febbraio 2020 i suoi genitori sono finiti in carcere con la pesante accusa di aver abusato di lei e di aver usato le sue foto ed i suoi video per soddisfare, con un click sullo smartphone, i desideri perversi di pedofili di tutto il mondo.

Quel giorno lei, 4 anni da compiere, che viveva in un piccolo centro nel comune di Baschi, fu tolta alla madre, poi condannata a 6 anni per gli abusi, e finì in casa famiglia.

La domanda di affidamento e adozione che presentarono gli zii della piccola fu respinta dal tribunale dei minori ma ora la sentenza della corte d’appello scrive un’altra pagina.

Gli zii, che non la vedono da tre anni, possono finalmente riabbracciarla e accoglierla nella loro casa, dove la bimba, da quando è nata, ha trascorso tanti giorni lieti.

«La gran parte della giornata la passava con noi - racconta Maurizio.  Mara la prendeva all’asilo, spesso era a pranzo e a cena. Eravamo gli zii, non ci siamo mai sostituiti alla madre ma eravamo presenti quasi ogni giorno per la bimba.

In questi anni - dice Maurizio - è stata respinta ogni richiesta di Francesca Cruciani, che ha portato avanti come una guerriera questa battaglia per la piccola. Una battaglia vinta grazie a lei, al sindaco, ai cittadini di Baschi. Siamo felici che la verità sia finalmente venuta a galla per il bene della bambina».

Francesca Cruciani ripercorre quei giorni di dolore: «Mara non aveva idea del motivo dell’arresto della sorella e fui incaricata di capire cosa fosse successo. Di fronte a quelle ipotesi d’accusa, ignari di tutto, Mara e Maurizio presero le distanze e, chiedendo l’affidamento della bimba, assicurarono che non avrebbero più avuto rapporti con sua madre. Una strada in salita - dice - in attesa che il tribunale dei minori già sollecitato in tal senso, dia corso alla sentenza. Ci sono voluti tre anni per dare alla bimba una famiglia con cui ha da sempre forti legami».

Per Maurizio e Mara sono ore di gioiosa attesa: «La sua cameretta è pronta da tre anni, la pitturammo in piena pandemia. L’aspettiamo sperando che abbia conservato il suo carattere solare».

Al processo hanno partecipato il Comune di Baschi e la comunanza agraria di Civitella. «La sollevazione popolare è nata in modo spontaneo e inaspettato - dice il sindaco, Damiano Bernardini. Per la prima volta mi trovavo a affrontare un caso di questa natura. Nella nostra piccola comunità ci si conosce tutti, la vicenda è stata un fulmine a ciel sereno anche perché i gravi fatti non sono mai avvenuti nel nostro comune. Francesca ha sempre creduto che la volontà popolare andasse fatta emergere nel processo. Abbiamo raccolto quasi mille firme e partecipato con convinzione alle udienze. Oggi per la piccola immagino un futuro roseo, felice, circondata dall’amore di una famiglia ritrovata - dice - che accoglierà la bimba nel migliore dei modi». Damiano Bernardini al processo ha preso impegni precisi: «Il comune è pronto ad attivare tutte le misure per agevolare il reinserimento della bambina nella nostra comunità. Civitella è una comunità molto partecipe e accogliente e ci aiuterà».

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