Influenza, già isolato il virus: è la Thailandese il picco sotto le feste

Mercoledì 20 Novembre 2019
A letto con l'influenza
PERUGIA  - Per novembre è un classico: arriva l’influenza, arriva la Thailandese, che segna il suo primo caso nella regione. La rete di sorveglianza Influnet segnala il primo malato ufficiale, dando il via in Umbria alla sindrome invernale per eccellenza, con gli otto medici sentinella già pronti a monitorare la situazione. Intanto, oltre 4 mila umbri sono alle prese con i sintomi para-influenzali che stanno provocando disturbi gastrointestinali e alle prime vie respiratorie, in attesa del primo boom di casi di vera influenza che, secondo gli esperti, dovrebbe verificarsi alla fine di dicembre, proprio tra panettone e spumante. Tutti ora pensano a come fare prevenzione: i primi della lista sono i pediatri, che invitano le famiglie a non sottovalutare la nuova influenza, che rispetto all’anno passato ha un ceppo virale del tutto nuovo, il B Phuket, contenuto nei vaccini già in fase di somministrazione. Parola d’ordine: al bando i “baci” ai bambini piccolissimi. 
«Fare prevenzione è la parola d’ordine – dice il dottor Michele Mencacci, pediatra della zona del Trasimeno - Oltre al lavaggio accurato delle mani è bene evitare i baci: infatti, quello che per un adulto è un banale raffreddore, per un lattante può diventare una infezione respiratoria molto seria. L’incidenza dei casi di influenza è in aumento, ed è consigliabile il vaccino per tutti i bambini dai sei mesi di vita, soprattutto in caso di presenza di patologie croniche. È anche consigliato il vaccino alle donne in gravidanza dal secondo trimestre (o in qualsiasi epoca nelle gravidanze a rischio). Nelle famiglie con neonati o lattanti è sempre bene proteggere i piccolissimi, perché in questi casi l’influenza può essere veramente aggressiva. Il vaccino nei familiari (fratelli, genitori, nonni) abbinato alla classica prevenzione del buon senso ci aiuterà a evitare brutte sorprese». Per ora l’attività dei virus influenzali è ai livelli di base. L’incidenza totale è pari a 1,97 casi per mille assistiti a livello nazionale. Il vero virus dell’influenza epidemica stagionale inizierà a colpire in maniera significativa a breve con un picco massimo previsto tra metà gennaio e metà febbraio. «È pertanto importante vaccinarsi per prevenire l’influenza e ridurre le complicanze nonché per contenere la circolazione dei virus influenzali. Il vaccino contro l’influenza - ricorda il Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Usl Umbria 1 - è altamente raccomandato, tra gli altri, nei soggetti con patologie a rischio di tutte le età (cardiopatie e broncopatie croniche, diabete, linfomi e neoplasie, condizioni di immunodeficienza, epatopatie e nefropatie croniche). E quest’anno - aggiunge Massimo Gigli, responsabile del servizio di igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 - si prevede che l’influenza possa colpire, nella regione, tra le 100-150 mila persone a causa dei quattro virus in circolazione: due di tipo A (A-H1N1 e A-H3N2) e due di tipo B (il B Colorado e il B Phuket)». L’attenzione è molto alta, tanto che il ministero della Salute ha diramato alle regioni le regole della prevenzione per questa stagione: oltre alla vaccinazione, «si raccomandano anche misure di protezione personali non farmacologiche, utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza: l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante da starnuti e colpi di tosse con la protezione della mano o di un fazzoletto) e il lavaggio frequente e accurato delle mani. Importante il corretto uso degli antibiotici, ai quali non si deve ricorrere in caso di infezioni virali come l’influenza». 
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