I lavoratori della Treofan hanno manifestato a Perugia. Indignazione per la lettera del ceo Kaufmann

Mercoledì 29 Luglio 2020
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Intanto oggi nuova “tappa” della vertenza della Treofan: i lavoratori sono arrivati a Perugia per manifestare davanti alla regione, al Ccnsiglio regionale ed alla giunta. Michele Fioroni, l’assessore, ha invitato il management aziendale “ad una pronta ripresa delle corrette relazioni industriali, che prevedono il confronto con i rappresentanti dei lavoratori al tavolo istituito dal Mi. S.E.”.
Una discussione che era uscita dai binari ieri con la lettera che il ceo della Treofan, Manfred Kaufmann ha inviato direttamente ai lavoratori e che si può leggere. La lettera è stata considerata quasi un insulto intanto per come è stata scritta, in un italiano maccheronico, che è sembrato anche offensivo: “Avesse usato il traduttore di Google avrebbe fatto una figura meno barbina” hanno detto più di un lavoratore passandosi la fotocopia alla fotocopia. Ma anche il modo così paternalistico di ridurre una lotta sindacale ad una mera situazione di clienti, importanti, sia chiaro ma la cui tutela avrebbe dovuto essere una priorità anche da parte del Ceo e della Jindal, è sembrato non rispondere alle vere relazioni industriali, necessarie in qualsiasi vertenza. I sindacati nemmeno hanno risposto ed anche l’assessore Fioroni ha ricordato che vi sono tavoli diversi per discutere.
Pure la Lega ha preso posizione: “Si è perso troppo tempo su questa vicenda che vede a rischio una delle realtà economiche locali – hanno affermato in una nota i deputati Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Valeria Alessandrini, Luca Briziarelli, Barbara Saltamartini, Simone Pillon e Stefano Lucidi – lo stabilimento chimico di Terni rappresenta un’eccellenza umbra e italiana, i cui livelli produttivi e occupazionali non possono essere messi in discussione. Ci troviamo di fronte ad una situazione i cui sviluppi sembrano essere determinati da logiche economiche e di mercato che non guardano alle esigenze del territorio. Basti pensare che la Treofan è sempre stata un’azienda sana, in pieno sviluppo, con macchinari e strumentazioni all’avanguardia, nonché perfettamente in grado di affrontare le nuove sfide tecnologiche attraverso un know-how aziendale che è riuscito a conciliare le esigenze produttive, in un settore come la chimica, con la tutela dell’ambiente. Non possiamo accettare che le competenze umbre vengano svendute in altre parti del paese o del mondo e che tali eccellenze vengano spolpate per mere ragioni di cassa, tanto più che l’azienda in passato ha usufruito di solidi contributi statali per il potenziamento industriale”. Ma anche oggi, al di là della emergenza, sono risuonate le parole di marianna Formica, la responsabile provinciale della Cgil Chimici: “A noi piacerebbe che la regione, o chi del caso, - dice ancora Marianna Formica - si interessasse per la elaborazione di un piano di rilancio complessivo del Polo chimico ternano, magari utilizzando lo strumento del Recovery Fund, dove si trovano risolse importanti: sì, sarebbe davvero interessante che insieme alla vertenza che riguarda la Treofan, nell’immediato, ci si interessasse della prospettiva”.
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