Giovani e lavoro, in tre mesi quasi 15mila assunzioni previste. In Umbria cresce la richiesta di diplomati agli istituti tecnici, al top i ragionieri

Venerdì 30 Dicembre 2022 di Fabio Nucci
Giovani e lavoro, in tre mesi quasi 15mila assunzioni previste. In Umbria cresce la richiesta di diplomati agli istituti tecnici, al top i ragionieri

La scelta della scuola superiore, un passaggio cruciale nel progettare il futuro di un giovane anche alla luce delle caratteristiche del mercato del lavoro. In Umbria ad esempio, dopo la maturità, un ragazzo su quattro inizia a lavorare, il 14% lavora e studia, mentre il 44% va solo all’Università. Considerando i dati Excelsior sulle assunzioni, da qui a febbraio nella regione sono previsti circa 14.500 assunzioni ma nel 41,4% dei casi le imprese faticano a trovare i profili professionali giusti, specie tecnici. Tra i diplomati, in due casi su tre le imprese vanno a caccia di giovani che hanno seguito indirizzi economici o meccanico-elettronici.
Su tale aspetto si è soffermato il Ministero dell’Istruzione facendo avere alle famiglie alle prese con l’iscrizione (attive dal 9 al 30 gennaio), una lettera e statistiche sulle prospettive occupazionali dei diplomati, sul rapporto tra percorsi formativi e occupabilità, e sulle principali tendenze del mercato del lavoro. “Informazioni per aiutare studenti e famiglie a scegliere con maggiore consapevolezza il percorso di studio secondario superiore”. È evidente l’appeal che esercitano sulle imprese le competenze tecniche considerando che secondo i dati di Assolavoro, nel 2022 il 55% dei nuovi contratti stipulati ha riguardato diplomati di istituti tecnici e tra i profili più richiesti, come evidenzia l’Osservatorio Datalab, ci sono analisti di dati, sviluppatori di software, esperti di intelligenza artificiale, tecnici energetici, tecnici dell’edilizia e geometri di cantiere, addetti e responsabili contabili, creatori di contenuti per social media, esperti di commercio elettronico, addetti all’assistenza clienti. «”Cosa farò da grande” è la domanda che tutti i giovani, a un certo punto del loro percorso di crescita si fanno», osserva Silvio Improta, dirigente dell’Istituto tecnico economico-tecnologico “Capitini” di Perugia. «Come educatori e formatori nella nostra scuola siamo convinti di dare loro tutte le migliori opportunità, grazie all'istruzione tecnica che consente di proseguire gli studi o trovare immediatamente, dopo il diploma, un’occupazione altamente qualificata». Se si considera la ricerca di diplomati elaborata dal Sistema Excelsior per il periodo dicembre 2022-febbraio 2023, pari a 4.340 assunzioni previste, 1.830 riguardano diplomati Amministrazione finanza e marketing (ragionieri nelle varie specializzazioni), Turismo o Cat-Geometri che solo la scuola perugina, il più grande istituto tecnico-economico della regione, contribuisce a formare con circa 160 “maturi” ogni anno. Con riferimento ai dati forniti dal Ministero ed estratti dall’Anagrafe nazionale degli studenti (anno scolastico 2018-19), si osserva inoltre che in Umbria il 58% dei ragazzi dopo il diploma va all’Università (di questi il 14% studia e lavora) con un grande contributo da parte dei licei i cui diplomati nel 62% dei casi optano per tale scelta. «Per un liceale l’università è l’approdo principale – osserva Maria Rita Marconi, dirigente del Liceo Jacopone da Todi – ma il mercato del lavoro sta cambiando e sarebbe bene che le scelte dopo il diploma fossero meno rigide, indirizzandosi, ad esempio, verso un Its o facendo degli stage per acquisire competenze relazionali, organizzative, comunicative fondamentali poi una volta laureati. Ma questo vale anche per i diplomati di una scuola professionale».
Considerando il totale delle assunzioni previste da qui a fine febbraio, le tre professioni più richieste arrivano da ristorazione e ricettività (cuochi, camerieri, addetti ai servizi turistici) ed edilizia (operai specializzati) mentre cresce la domanda di personale non qualificato per pulizie e cura delle persone.

In tutto circa 4mila addetti sui 14.540 ingressi totali previsti nel trimestre che nel 12,6% dei casi interessano laureati, nel 20% giovani con formazione professionale, il 30% diplomati, l’1,1% con formazione Its. Il maggior numero di assunzioni arriva da imprese con meno di 9 dipendenti (44,3%) o che hanno tra 10 e 49 addetti (30,6%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA