Terni, la polizia penitenziaria
celebra il suo anniversario
(fotoservizio Angelo Papa)

Giovedì 24 Maggio 2018
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TERNI Celebrato oggi a Terni il 201/o anniversario della fondazione del Corpo di polizia penitenziaria. La cerimonia si è svolta nel cortile del carcere di vocabolo Sabbione, alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti dell'amministrazione penitenziaria, ricevuti dal comandante del Corpo, il commissario capo Fabio Gallo, e dalla direttrice dell'istituto, Chiara Pellegrini. «Sono contento - ha commentato il comandante Gallo - che oggi, in occasione di questa celebrazione, venga evidenziato il lavoro gravoso e faticoso che gli uomini e le donne della penitenziaria effettuano ogni giorno. E non lo fanno soltanto nelle sezione detentive, nell'arco di tutta la giornata, ma in un'attività di osservazione dei detenuti anche di carattere info-investigativa, che poi viene comunicata alle procure della Repubblica». In merito a questo ultimo punto il commissario capo ha ricordato la recente attività d'indagine, trasmessa alla Dda di Lecce, che ha permesso di emettere un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 soggetti, di cui due detenuti a Terni, ritenuti promotori di un'organizzazione facente parte della Sacra corona unita. In totale, al 30 aprile scorso, erano 440 i detenuti presenti nel carcere di Sabbione, di cui 27 sottoposti a 41bis, sette imputati o condannati per terrorismo, (anche internazionale) o eversione dell'ordine democratico, 211 appartenenti alla criminalità organizzata di tipo mafioso con ruolo di capi, promotori, dirigenti, organizzatori e finanziatori, 195 detenuti nella sezione di media sicurezza (di cui 45 protetti). Ventisei sono state invece le denunce eseguite dalla penitenziaria nel corso dell'ultimo anno, 16 i sequestri operati tra sostanze stupefacenti, denaro e cellulari. Tra gli eventi critici registrati all'interno del carcere, sempre negli ultimi 12 mesi, 49 atti di aggressione tra detenuti, 104 gesti di autolesionismo, 12 tentati suicidi, 87 manifestazioni di protesta collettiva, cinque aggressioni fisiche al personale di polizia penitenziaria e sette di oltraggio e resistenza. «Nel circuito di media sicurezza c'è una popolazione detenuta di difficile gestione - ha spiegato la direttrice Pellegrini -, sono aumentati gli eventi critici e le condotte devianti, anche criminose. Ci sembra più difficile di ieri fare sicurezza e trattamento, ma raccogliamo questa sfida». 
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