Francesco Lancia, attore e dj: «Per fortuna il ritorno di festivale e teatro. Ho portato il pampepato ternano a Milano»

Giovedì 29 Dicembre 2022 di Lorenzo Pulcioni
Francesco Lancia, attore e dj: «Per fortuna il ritorno di festivale e teatro. Ho portato il pampepato ternano a Milano»

E' stato un anno complicato, ma ricco di soddisfazioni per Francesco Lancia, 40enne ternano autore e voce di Radio Deejay. «Quarantene, guerre e altre centomila sfighe personali» dice a proposito del 2022 che sta per finire. Ma anche in mezzo a diverse peripezie, Francesco non perde la solita carica di simpatia che anche quest'anno ha riversato nella tradizione tutta ternana dei pampepati che lo ha visto mettersi all'opera. Oltre a questo, ricevere da Linus la fiducia di metter su un bel programmino «scrocchiarello e nerd quanto basta» -come lo definisce lo stesso Francesco, è stato davvero un «grande onore e una vera iniezione di fiducia».
Lancia, che anno è stato?
«Sono sicuro che se andassi a controllare il mio oroscopo per l'anno appena finito ci troverei scritto stai sul cavolo a tutti i pianeti, quindi avrai un anno terribile. Stai simpatico solo all'esopianeta Kepler 22-b che però nell'oroscopo non conta nulla. Se non trovassi scritto questo, affermerei con ancora più certezza che l'astrologia è una boiata pazzesca. Questo perché il 2022 è stato un anno che ce l'ha messa tutta per farsi odiare da me. Ho perso, dopo una lunga malattia, il mio adorato papà e di lì a poco anche uno dei miei zii più cari, due lutti che hanno profondamente segnato me e la mia famiglia. Poi il mondo è finito sull'orlo della terza guerra mondiale e tutti quelli che guardando le nuove generazioni dicevano Ci vorrebbe la guerra improvvisamente hanno cominciato a dire no scherzavo».
E come hai vissuto questo 2022 così, per dirla alla ternana, tribolato?
«Mi è venuta un'ansia talmente grossa che per un po' ho temuto invadesse anche lei l'Ucraina. Ma per fortuna, grazie anche alla psicoterapia che consiglio a tutti, anche e soprattutto a chi pensa di non aver bisogno, sono riuscito a tenerla a bada. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, non sono riuscito ad odiarlo completamente perché alcune cose che avevano subito un brusco stop si sono piano piano rimesse in moto, anche grazie al rallentamento registrato, soprattutto nella seconda parte dell'anno, dal nostro indesiderato coinquilino degli ultimi due anni, il Covid».
Ad esempio?
«Innanzitutto è ripartito il teatro, sia da spettatore che da attore. Sono potuto tornare a godermi spettacoli teatrali senza distanziamento e sono potuto tornare sul palco senza guardare i miei compagni di scena de i Bugiardini con la stessa angoscia con cui guarda i commensali chi viene invitato a cena in un film di Agatha Christie. Sono ripartiti alcuni festival di giochi e fumetti a cui tengo molto. Anche in radio, specie nella seconda parte nell'anno, tutto è diventato più leggero e divertente e sono riuscito anche a godermi di più Milano, la città che mi ha recentemente adottato per motivi di lavoro. In più la mia compagna di vita e di lavoro, che l'anno scorso ha avuto un importante problema di salute, ha recuperato praticamente al 100 per cento e questa è stata una lieta e meravigliosa notizia».
Quali sono state per te le soddisfazioni più importanti?
«Tra le piccole, ma importanti soddisfazioni, il podcast dedicato a Dungeons & Dragons, una cosa nata per scherzo, ma che è probabilmente stata una delle esperienze più divertenti da fare della mia carriera. Insomma, caro esopianeta Kepler 22-b, cerca di fare qualcosa per contare di più nel prossimo oroscopo».
E invece cosa ti aspetti dal 2023?
«Non ne ho proprio idea. Continuare a divertirmi con la Ternana mi farebbe piacere. Proseguire a fare quello che sto facendo in radio, in teatro e magari in tv, con stessa o maggiore soddisfazione, certamente. Vincere il Festival di Sanremo, la vedo difficile perché non mi sono iscritto. Vincere i Mondiali no perchè mancano ancora altri 4 anni». Un figlio?
«No grazie che su questo pianeta siamo già troppi. Fare i pampepati il prossimo Natale sarebbe molto bello. L'appendicite no perché me la sono già tolta diversi anni fa. Ecco, a proposito, magari se a livello di salute questo 2023 lasciasse me e i miei cari un pochino più in pace, non sarei proprio scontentissimo, diciamo. È vero che, stando alle temperature globali in crescita, tempo 20 anni e siamo tutti estinti, però questi 20 anni, dai, cerchiamo di goderceli».
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