Palazzo dell'Ater da un mese senza ascensore, disabili intrappolati

Giovedì 2 Giugno 2022 di Alberto Favilla
Palazzo dell'Ater da un mese senza ascensore, disabili intrappolati

TERNI Un ascensore che non funzionada quasi un mese. E’ quello de “Lu Palazzone”, in viale Brin, uno dei palazzi storici costruito dalla “Società Terni” per i suoi operai. Un simbolo della città industriale. (Lu Palazzone fu costruito sul finire dell’800 ed entrò a far parte della proprietà immobiliare della Soc. Terni intorno agli anni ’20). I residenti – tanti sono anziani - non ce la fanno più. Senza ascensore e con tanti guai, qualcuno anche con patologie molto serie (C’è anche chi fa terapie salvavita) sono rinchiusi in casa da oltre 20 giorni, non escono più, e di soluzioni al momento non se ne intravedono. «Abbiamo chiamato gli uffici dell’Ater ma attualmente, pur disponibilissimi, dicono che non possono risolvere il problema. Sostengono che i costi sono alti e che l’Istituto non ha i soldi – dice, arrabbiata, la signora Stefania – siamo davvero delusi, amareggiati. Al Palazzone ci sono tante situazioni critiche e il perdurare di questa situazione crea ulteriori danni. C’è una signora che fa chemioterapia e non ce la fa, dopo la terapia, a fare le scale, un’altra anziana è sulla sedia a rotelle. 
La verità è che noi paghiamo regolarmente l’affitto, non siamo mica morosi, ma così ci fanno perdere anche la dignità oltre che la salute».

Denominato anche “Quartiere operaio” o “Casone Spadoni”, dal nome della ditta costruttrice, “Lu Palazzone” accoglie attualmente tanti anziani. «E questo è sinonimo di problemi, a cominciare dalla deambulazione che con il passare degli anni diventa sempre più problematica – aggiunge Floriana, un’altra signora che risiede al Palazzone – abbiamo tutti i verbali delle precedenti riunioni di condominio dove si evince che da ormai qualche anno si sapeva che l’ascensore aveva bisogno di una manutenzione straordinaria malgrado l’Ater sostenga che il guasto è stato imprevedibile, ma questo non è assolutamente vero. Ora siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Intrappolati in casa». A Lu Palazzone attualmente abitano 25 famiglie per un totale di circa ottanta persone. Tutti sono coesi, pronti a dare battaglia. A scendere in campo a fianco dei residenti del “Lu Palazzone” c’è anche il Sunia, il sindacato degli inquilini Ater. «Se il problema è legato ai costi, come sostengono gli inquilini, è davvero un qualcosa di inconcepibile – spiega Rossano Iannoni, il segretario regionale del Sunia – Soprattutto sapendo che lu Palazzone è abitato da persone perlopiù anziani e alcuni con patologia anche molto gravi. Se fosse davvero così l’atteggiamento è da irresponsabili. Il disagio che si sta creando non ha costo. Il problema va subito affrontato e risolto». Ma è possibile che non ci siano i soldi per cambiare dei pezzi in un ascensore ormai vecchio da una vita? «Io credo invece che l’Ater in questo momento abbia abbastanza fondi per effettuare i lavori e se poi non li ha che li trovi, anche a credito. Ma stiamo scherzando? Qui in ballo c’è la salute delle persone e la dignità umana. Su questo non si può tergiversare». 

Ultimo aggiornamento: 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA