Il virus uccide medico novax perugino, si accelera sui vaccini

Sabato 5 Febbraio 2022 di Fabio Nucci
Il virus uccide medico novax perugino, si accelera sui vaccini

PERUGIA​ C’è anche un medico no-vax tra le ultime vittime umbre del Sars-Cov2: il biologo e nutrizionista settantenne Franco Trinca, punto riferimento per molti critici della campagna vaccinale. Nell’ultimo bollettino sono sei i nuovi casi letali segnalati che riportano il totale settimanale sopra 30. Con terapie intensive stabili, si registra un calo tra i ricoveri ordinari, 8 dei quali riguardano bambini o gestanti. Questo mentre nel monitoraggio settimanale della Cabina di regia l’Umbria torna a rischio basso, restando in fascia bianca, con una sola “allerta” per il ridotto tracciamento.
Non più tardi di giovedì, nel punto Covid settimanale, da parte del Nucleo epidemiologico regionale e da parte della professoressa Antonella Mencacci, componente del Cts regionale, è stata ribadita l’importanza della vaccinazione per scongiurare forme gravi di malattia. Anche per difendersi contro le incognite della neo arrivata variante Omicron 2. «Si sa che è simile alla “uno” – ha spiegato la professoressa – rispetto alla quale è ancora più contagiosa, ma non più virulenta». L’interrogativo che la scienza si è posto tuttavia, riguarda gli anticorpi: se quelli sviluppati per la Omicron 1 “servano” anche contro la “due”. «La risposta è verosimilmente sì – spiega - e sembra anche i vaccini, pur non costruiti su tale variante, proteggano comunque da infezione severa, non dal contagio tout-court». La dimostrazione arriva dagli ultimi casi letali, alcuni dei quali, di pazienti anche under 60 non vaccinati e alcuni dei quali deceduti senza comorbidità rilevanti.
Ieri, la notizia della morte del biologo e nutrizionista, Franco Trinca, noto per le sue idee critiche sulla campagna vaccinale anti-Covid e strenuo sostenitore delle dell’idrossiclorochina e dei farmaci con vitamina C per curare i malati Covid. Una posizione che lo aveva portato ad avere un’animata discussione in tv con Selvaggia Lucarelli che nei giorni scorsi ha comunque postato un messaggio nel quale augurava al medico di guarire al più presto. Trinca è morto a 70 anni all’ospedale di Perugia dov’era ricoverato da circa due settimane a causa di una polmonite bilaterale causata dal SarsCov2. “Sentito e intimo cordoglio” è stato espresso dal Fronte del dissenso Umbria che in un messaggio inviato alla stampa ha definito il medico, che gestiva il Centro di educazione al dimagrimento di Corciano, “amico e instancabile combattente per la libertà”.
L’ultimo bollettino regionale, riferito a giovedì, ha indicato altre sei vittime che portano a 31 i casi settimanali. Gli altri dati di ieri indicano 9 posti letto in terapia intensiva, con la saturazione stabile al 7,1% che “blinda” la fascia bianca, e 216 degenti ordinari (-5). Tra questi ultimi figurano anche 5 ricoveri pediatrici e tre gestanti. I 14.267 tamponi hanno fatto emergere 1.426 nuovi casi (10%), con la media mobile settimanale e l’incidenza in calo, rispettivamente, a 1.586 e 1.269,5 casi per 100mila. I 2.424 guariti riducono di 1.004 unità il totale degli attualmente positivi ora 21.062.
Indicatori coerenti col report Iss-Ministero nel quale l’Umbria è riportata a “rischio basso” con una sola allerta riguardante i casi con indagine epidemiologica: indicatore stabile al 52,8%.

Con Rt a 0,89 (da 0,84), si nota la lenta discesa dei focolai, passati da 387 a 363, e la consistente mole di casi non associati a catene epidemiche note, pari al 42,7% dei casi totali. La saturazione dei posti letto Covid è invece calcolata al 33,4% in salita rispetto al precedente monitoraggio (27,8%). In calo invece il tasso di positività dei tamponi, esclusi screening e retesting, passato dal 43 al 38%.

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