Covid e vaccini, già iniettate 3.500 terze dosi. Altri 10mila hanno aderito. Ci sono 2.816 addetti della scuola senza copertura

Domenica 3 Ottobre 2021 di Fabio Nucci
Covid e vaccini, già iniettate 3.500 terze dosi. Altri 10mila hanno aderito. Ci sono 2.816 addetti della scuola senza copertura

PERUGIA Quasi 3.500 somministrate, quasi 10mila in procinto di essere iniettate: la campagna vaccinale umbra prosegue all’insegna delle terze dosi la cui somministrazione, da ieri, è stata estesa agli over 80. Questo mentre oltre 118mila assistiti figurano privi di copertura, compresi 2.816 addetti della scuola come evidenzia il report della Struttura commissariale nazionale. Intanto, la curva epidemica continua a fornire segnali di contenimento, con 35 nuovi casi censiti tra venerdì e sabato mattina. Si conta un altro decesso, il secondo in due giorni, e il passaggio di un paziente dall’area medica alla terapia intensiva.
Avanti con la dose “booster”. Seguendo la linea tracciata dal commissario Figliuolo, l’Umbria prosegue nella nuova fase della campagna vaccinale che da ieri prevede la somministrazione della terza dose agli over 80 che in metà giornata ha già interessato una novantina di assistiti (una dose Moderna iniettata a domicilio). In totale sono 9.920 coloro che hanno aderito e risultano ora prenotati, 6.480 dei quali ultraottantenni come reso noto dalla Regione. Dall’assessorato alla Salute è anche arrivata la raccomandazione a rispettare l’orario indicato nel messaggino ricevuto da “CovidUmbria” con le indicazioni su data, ora e luogo della somministrazione. A coloro che invece si presentano senza appuntamento, viene chiesto di evitare di concentrare la presenza nei punti vaccinali, nelle prime ore della mattina, tenendo conto di tutto l’orario di apertura. «Questo – si osserva dall’assessorato - per evitare code che potrebbero creare disagi agli utenti e agli operatori».
Si allunga, infatti, la scia di nuove vaccinazioni, con punte di oltre mille persone presentatesi per la prima volta negli hub, come accaduto venerdì con 1.023 soggetti che hanno ricevuto la prima o unica somministrazione. Ieri, stando al dato parziale pubblicato dal ministero, sono stati altri 576 i nuovi vaccinati: in media quasi 800 al giorno nell’ultima settimana. Questo ha allargato a 636mila soggetti la platea di chi presenta almeno una copertura parziale: questo significa che oltre tre umbri su quattro (il 77,25% della popolazione residente) ha aderito alla campagna vaccinale. I “no vax” sono scesi a 118mila e tra questi, come evidenzia il report settimanale della Struttura commissariale nazionale, figurano anche 2.816 dipendenti della scuola, pari al 9,9% del totale della categoria, percentuale che resta di gran lunga più alta del livello medio nazionale (5,8%). Dal 17 settembre al 1° ottobre, nonostante l’obbligo del Green pass e l’inizio delle lezioni in presenza, solo in 23 si sono sottoposti ex novo alla profilassi. A proposito di scuola, resta elevata la percentuale di ragazzini tra i 12 e i 15 anni ancora privi di copertura: sono 13.684 pari al 42,3% della popolazione di tale fascia (41,9% in Italia). È invece scesa al 21,5% la presenza di non vaccinati nella classe 16-19 anni, pari a 6.713 assistiti sempre secondo l’ultimo report settimanale del Governo compilato alle 8 del 1° ottobre. Considerando l’ultimo aggiornamento di ieri, il 31,8% degli under 19 vaccinabili risulta ancora in attesa di prima o unica dose. L’altra fascia d’età nella quale i no vax pesano di più è la 30-39 anni, col 19,6% ancora privo di copertura.
LA CURVA
Con i 35 nuovi contagi certificati tra venerdì e sabato mattina, la curva epidemica prosegue la sua discesa: la media mobile (sui sette giorni) è infatti scesa a 37,3.

Il dato di settembre, inoltre, 66,2 casi al giorno di media, inizia ad avvicinarsi a quello di maggio 2021 (60 casi). Sotto lo 0,50% l’incidenza totale dei tamponi positivi; considerando i soli molecolari, negli ultimi due giorni il tasso di positività è passato dall’1,2 al 2% (ieri i 35 casi sono stati scoperti a fronte di 1.800 test molecolari). La media mobile appare in costante discesa: dal 3 al 2 per cento in una settimana. Dall’altra parte, si conta un'altra vittima Covid, a Trevi, la seconda consecutiva dopo quella comunicata ieri e riguardante un paziente di Terni. L’indice di letalità totale è comunque sceso al 2,27% (a giugno, il massimo con il 2,5%). Restando agli indicatori di gravità, stabile a 50 il totale dei degenti Covid, si registra solo il passaggio di un paziente dall’area medica (46 posti letto occupati) alla terapia intensiva dove ora figurano 4 assistiti.

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