Vaccini in farmacia, caos e niente accordo

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Fabio Nucci
Vaccini in farmacia, caos e niente accordo

PERUGIA - Nonostante un accordo firmato il 5 maggio, le farmacie in Umbria non fanno formalmente parte della campagna vaccinale ma restano in prima linea per assistere i cittadini, sia per effettuare via web le prenotazioni, sia per stampare i relativi moduli. Lo evidenzia Federfarma Umbria tramite i presidenti regionale e provinciali, Augusto Luciani, Silvia Pagliacci e Stedano Monicchi. «Dopo l’approvazione dell’accordo dalla Regione non c’è stato alcun riscontro; abbiamo chiesto un incontro al direttore Massimo Braganti senza ricevere risposta».
Da settimane le farmacie umbre attendono sviluppi sul loro coinvolgimento effettivo nella profilassi anti-Covid, in particolare dopo l'approvazione da parte della Regione (delibera 424/2021) dell'accordo per la somministrazione in via sperimentale dei vaccini anti Sars-Cov-2 da parte dei farmacisti.

Un percorso che, però, si è interrotto nonostante il comparto si fosse attivato anche per completare la formazione dei farmacisti. «Abbiamo richiesto un incontro al direttore regionale Salute e welfare, Massimo Braganti, anche nei giorni scorsi – spiega Augusto Luciani, presidente regionale Federfarma - visto che non abbiamo avuto riscontro dopo le interlocuzioni precedenti che avevano portato a immaginare un percorso condiviso. Elemento che avrebbe dato un apporto rilevante alla campagna vaccinale. Invece, questo quadro generale di incertezza si ripercuote oltre che sul nostro lavoro, anche sulla pelle dei cittadini». Proprio questi ultimi infatti, spesso a caccia di risposte ai propri quesiti, si rivolgono comunque alle farmacie per avere chiarimenti e spiegazioni, ad esempio, sul meccanismo delle pre-adesioni, anche quando queste possono essere fatte solo via web, tramite il portale regionale, ma anche prodigandosi per stampare i moduli per le prenotazioni del vaccino. «Per la solita professionalità e il grande spirito di servizio mostrato specialmente in questa fase di emergenza Coronavirus – aggiunge Silvia Pagliacci, presidente provinciale Federfarma Perugia - i colleghi farmacisti, nei limiti del possibile, cercano comunque di garantire il necessario supporto anche quando non sanno rispondere perché, di fatto, sono stati bypassati. Soprattutto nei casi di cittadini (non solo anziani, ndr) poco avvezzi alle procedure telematiche». Non solo. Spesso i locali delle farmacie in questi ultimi tempi sono stati teatro di tensioni e scene di nervosismo.

«Molti utenti della fascia 50-59 anni hanno chiesto con veemenza la stampa dei moduli per la prenotazione del vaccino – sottolinea Stefano Monicchi, segretario provinciale Federfarma Terni – riferendo, tra l'altro, che alcuni medici avrebbero riferito loro di farlo». Non solo, c’è che chi pretende che i farmacisti provvedano a processare la pre-adesione via web. «Cosa, questa, che andrebbe fatta direttamente tramite il portale della Regione», aggiunge Monicchi. «Mi sembra evidente che si debba intervenire per porre rimedio a questa grande confusione». Anche per questo, confermando di rimanere totale disposizione, Federfarma “attende lumi” da parte della Regione per procedere a un’attuazione concreta dell'accordo. «Intesa che – ribadisce Federfarma - garantirebbe un’ulteriore e fondamentale accelerata alla campagna vaccinale».

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