Coronavirus, Terapie Intensive piene più che a marzo

Domenica 8 Novembre 2020 di Luca Benedetti e Giovanni Camirri
La Terapia Intensiva dell'ospedale di Perugia

PERUGIA - La tenuta del sistema ospedaliero ieri ha subito un’altra spallata. I ricoveri per il Covid-19 hanno superato quota 400. Quasi una soglia psicologica e si sono arrampicati fino a 403. Con un dato pesantissimo sul fronte delle Terapie Intensive: i posti occupati dai malati Covid-19 sono 58 a fronte di 106 posti totali(due in più) con un tasso di occupazione Covid del 54,7%. Il punto critico, secondo gli esperti di Iss e ministero della Salute, si raggiunge al 30% di saturazione.
L’incidenza delle Terapie Intensive sui ricoveri totali è pari a 14,4% (in Italia 9,5%). Cioè ogni 100 ricoveri, 14-15 malati, in Umbria, vanno in Rianimazione; mentre in Italia ogni 100 ricoveri in Terapia Intensiva ci vanno 9-10 assistiti.
Il dato settimanale aggregato dei nuovi ricoveri in Terapia Intensiva sta risalendo. Negli ultimi tre giorni è passato da 9 a 15, il picco della seconda fase epidemica è stato il 30 ottobre con 21 Terapie Intensive settimanali (a primavera, picco di ricoveri settimanali in intensiva il 23 marzo, 33 settimanali, 13 in un giorno) e un totale di 48, il massimo registrato il 23 marzo e il 3 aprile. Dato superato dai 58 di ieri con una crescita dei ricoveri in Terapia Intensiva pari al 9,4% rispetto al giorno precedente. Tanto per far capire il peso dei malati gravi, a Perugia su 128 ricoverati Covid- 19 21 sono in Terapia Intensiva, a Terni 22 in Rianimazione su 117 Covid-19. La crescita dei ricoveri totali da venerdì a sabato è stata del 6,3%.
LA CIRCOLARE DARIO
Fa discutere la circolare che il dg della Sanità regionale Claudio Dario, ha mandato ai commissari di Asl e Aziende ospedaliere per bloccare da ieri fino a domenica 15 gli interventi chirurgici elettivi, cioè i non urgenti. Un blocco, per esempio, che riguarda anche gli oncologici. Pazienti con il tumore al seno come all’endometrio che hanno appreso dello slittamento con legittima apprensione. Difficile, da parte dei medici, che l’intervento per loro non è salvavita come quello per una occlusione intestinale o un parto cesareo.
L’OSPEDALE DA CAMPO
La Regione, da quanto filtra, ha revocato l’appalto per la costruzione dell’ospedale da campo alla ditta che si era aggiudicata la gara per realizzarlo con i fondi della Banca d’Italia. Tocca alla seconda che nei giorni scorsi aveva fatto l’accesso agli atti per verificare le procedure di gara.
I CASI FOLIGNO E PANTALLA
«Ospedale di Foligno, Medicina e Reparto Covid quasi al collasso Caduto nel vuoto il grido d’allarme di Cgil, Cisl e Uil del mese scorso. Impossibile garantire adeguata assistenza ai pazienti in queste condizioni”. È quanto denunciano i segretari regionali della dirigenza medica Fp Cgil Mauro Patiti e Uil Fpl Alfredo Crescenzi. «Il Reparto Medicina e il Reparto Covid dell’ospedale di Foligno – si legge in una nota firmata da Patiti e Crescenzi - rischiano il collasso nel giro di pochissimi giorni. Servivano e servono subito più medici, infermieri, tecnici e oss e un’adeguata organizzazione dei reparti e del personale. La direzione dell’Asl 2 aveva rassicurato che il numero di posti letto complessivi, tra Covid e no Covid sarebbero rimasti gli stessi ma la realtà è che,sono quasi raddoppiati, considerando anche i pazienti non Covid “appoggiati” in altri reparti ma seguiti dalla Medicina. I medici assegnati – proseguono Cgil e Uil-, invece, sono sempre gli stessi. È in atto una vera e propria guerra sanitaria che richiede interventi straordinari ed efficaci».
Anche la situazione dell’ospedale di Pantalla è prossima al collasso.

A denunciarlo sono Cgil, Cisl e Uil che ricevono una richiesta di aiuto e intervento immediato dal personale del nosocomio della Media Valle del Tevere. «C’è un focolaio Covid tra gli operatori sanitari che sono totalmente esausti - spiegano Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl - al contempo il pronto soccorso non riesce più a reggere l’onda di ricoveri che lo sta investendo».

Ultimo aggiornamento: 17:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA