Coronavirus, allerta terapie intensive. A Spoleto va in tilt il macchinario di refertazione, tamponi di ripetere

Giovedì 4 Febbraio 2021 di Ilaria Bosi
Coronavirus, allerta terapie intensive. A Spoleto va in tilt il macchinario di refertazione, tamponi di ripetere

PERUGIA - Cresce ancora la percentuale di occupazione delle terapie intensive dell’Umbria, riuscendo quasi a doppiare il dato nazionale. A fronte di un tasso di occupazione pari al 25 per cento in tutta Italia (dove si registra addirittura il calo dell’1 per cento), in Umbria la percentuale schizza a quota 49 per cento (+2 per cento rispetto a ieri), con la lancetta della rilevazione dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) che si avvicina pericolosamente alla soglia di massima criticità. Una situazione di grande allerta che comporterà anche la riapertura della seconda rianimazione del Covid Hospital di Spoleto.
I DATI
Ieri, intanto, si è registrata un’impennata (+62%) nel numero dei nuovi casi positivi: dagli 283 di martedì si è infatti passati ai 458 nelle 24 ore successive. In Umbria, quindi, sono complessivamente 5.999 le persone attualmente positive al coronavirus. Tra le sfumature che emergono dai dati inseriti nella dashboard regionale di ieri (aggiornata alle 12.22), cresce lievemente il numero dei guariti, che si attesta a quota 30.126. Sempre alto, ma in diminuzione (-3) rispetto al giorno precedente, il numero dei morti. L’Umbria piange complessivamente 810 vittime dall’inizio della pandemia. Nove i decessi censiti ieri. Si tratta di tre pazienti residenti a Perugia e gli altri di Marsciano, Magione, Bastia, Passignano, Todi e Città di Castello.
GLI OSPEDALI
Dei 431 ricoverati (+ 1 rispetto a martedì), 64 sono in terapia intensiva, con un aumento di tre unità dei casi più gravi. A frenare, in questa fase, il necessario aumento dei posti letto c’è l’assoluta carenza di personale, che riguarda un po’ tutti gli ospedali. Ottimo, invece, il dato sui vaccini, che pone l’Umbria tra le regioni più virtuose d’Italia, seconda soltanto al Piemonte. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, infatti, nel cuore verde d’Italia si registra un’altissima percentuale (99,4%) di dosi somministrate, rispetto a quelle consegnate. Delle 25.875 disponibili, infatti, ne sono state inoculate ben 25.728.
TAMPONI IN TILT
Sul fronte dei tamponi, invece, un episodio singolare e curioso si è registrato a Spoleto nella giornata di domenica.

Dopo l’uscita a raffica di refertazioni con esito positivo, si è capito che il macchinario era andato in tilt. Conseguenza: tamponi da ripetere e lunghissime code nei pressi della postazione drive through di via Manna, dove negli ultimi due giorni si è reso noto l’impiego degli agenti della Polizia locale per regolare la viabilità. La conferma del guasto è arrivata ieri dalla Asl2: «Si è trattato – questa la risposta – di un problema tecnico nel macchinario di refertazione dei tamponi. Il tutto è accaduto domenica, per un paio d’ore, ed è stato prontamente risolto dallo staff che si occupa di manutenzione elettromedicale, che ha determinato la ripetizione di circa 15 tamponi (questo il dato ufficiale, ndr) ad utenti del distretto di Spoleto». Nelle ultime 24 ore, secondo i dati della dashboard regionale, sono stati eseguiti complessivamente 4.330 tamponi.

Ultimo aggiornamento: 11:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA