Coronavirus, in Umbria trend settimanale e incidenza dei casi sulla popolazione
restano sotto la media nazionale

Martedì 5 Gennaio 2021 di Fabio Nucci
Coronavirus, in Umbria trend settimanale e incidenza dei casi sulla popolazione restano sotto la media nazionale

PERUGIA - Nonostante la lieve risalita dei casi, l’Umbria resta in “zona verde” considerando l’incremento settimanale dei contagi e l’incidenza sulla popolazione dei casi registrati negli ultimi 14 giorni. Due parametri che la fondazione Gimbe utilizza per mappare la situazione delle regioni rispetto alla media nazionale. I numeri dell’ultimo bollettino, riferiti a domenica, rimangono interlocutori con 54 nuove diagnosi e 75 guarigioni: dati che ridimensionano il totale degli attualmente positivi che resta sotto 4mila. Stabili i dati ospedalieri, si contano altri cinque decessi mentre il 25% delle dosi di vaccino disponibili nella regione sono state somministrate. A Terni, intanto, partita la campagna tra i medici di medicina generale.
Dopo aver sfiorato una crescita del 3%, il trend dei casi settimanali segna ora +4,8% mentre l’incidenza dei nuovi contagi delle ultime due settimane, indica 251,3 positivi ogni 100mila abitanti. Una condizione considerata tranquilla, nella lettura della Fondazione Gimbe, al pari di quella di altre nove regioni: 5 quelle nell’area rossa, col Veneto che presenta i dati più lontani dalla media nazionale. Gli ultimi dati giornalieri sono poco significativi dell’evoluzione dell’epidemia, essendo maturati a fronte di appena 542 tamponi. Nonostante tale numero ridotto, l’incidenza delle diagnosi positive non ha superato il 10% come di solito è accaduto negli ultimi mesi dopo una giornata festiva. Si va ridimensionando, quindi, anche la media mobile giornaliera (calcolata sui dati settimanali) anche se resta sopra l’8%, come a fine novembre. Torna a scendere anche il totale dei contagi settimanali, 1.342: 191,7 casi al giorno con una media di 2.346 tamponi giornalieri.
Pressoché stabili i dati ospedalieri, con due ricoveri in più e altrettanti ingressi giornalieri in terapia intensiva dove figurano 44 degenti (-4) con un’occupazione letti che, secondo la rilevazione Agenas, è al 34% in calo di tre punti percentuali. In Area medica, la quota è del 36%, in crescita di un punto, in entrambi i casi a debita distanza dalla soglia critica. L’ultimo bollettino Covid comprende anche altri cinque decessi, due dei quali di pazienti residenti a Gualdo Tadino dove, nonostante il limitato numero di tamponi, domenica sono stati certificati 11 nuovi casi e altri 18 ieri come comunicato dal sindaco Massimiliano Presciutti che parla di «situazione grave». «Sono mesi che sto e stiamo combattendo una guerra durissima – scrive - ma per alcuni evidentemente tutto ciò non esiste e questo mi preoccupa molto». In bilico la riapertura delle scuole anche degli ordini inferiori. Tra le città con oltre 5mila abitanti, Gualdo Tadino risulta quella con la più elevata incidenza di casi attivi per mille abitanti, 10,66, seguita da Nocera Umbra (10,27) dove ieri il bollettino regionale indicava due nuovi casi censiti. Le altre vittime erano residenti a Città di Castello, Terni, Perugia ed Assisi mentre a Trevi si conta un decesso in meno.
Quanto alle vaccinazioni, ieri la campagna è ripresa con altre 270 dosi somministrate il cui totale è salito a 1.250 pari al 25,2% (nono dato a livello nazionale).

Sale la quota di vaccinati tra i quarantenni, 27,28%, appena sotto i cinquantenni (27,84%). A Terni, la vaccinazione è partita anche tra i medici di base che hanno aderito alla campagna vaccinale: la somministrazione avviene al Poliambulatorio del Santa Maria dove il numero dei sanitari vaccinati è salito da 60 a 180 al giorno.

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