Coronavirus, 6 morti nelle case di riposo. Ospedali, infettati 400 tra medici e infermieri

Sabato 7 Novembre 2020 di Luca Benedetti
Coronavirus, 6 morti nelle case di riposo. Ospedali, infettati 400 tra medici e infermieri

PERUGIA - I numeri sono pesanti.

Tra case di riposo e ospedali il virus continua a colpire ospiti, medici e personale. Il bilancio delle case di riposo è duro: sei morti. L’ultimo caso di virus che infetta il personale sanitario arriva dall’ospedale di Branca dove ieri mattina è stata scoperta la positività di un medico e tre tecnici del reparto di Diagnostica per immagini(radiologia). La direzione sanitaria della Usl Umbria 1 e del presidio ospedaliero, spiega una nota della Asl, hanno messo in atto tutte le procedure relative alla sorveglianza sanitaria sottoponendo a tampone tutti i 31 dipendenti della struttura. «La sorveglianza-spiegano dalla Asl-ha permesso di individuare anche altri tre tecnici di Radiologia positivi al Covid-19 che sono stati subito messi in isolamento. L’attività della Diagnostica per immagini è stata sospesa solo per qualche ora e già ieri pomeriggio è ripresa normalmente. Gli utenti che hanno dovuto rinviare le prestazioni di ieri mattina e saranno contattati per un nuovo appuntamento. La Asl, in una nota, precisa che sono state prese tutte le misure di sicurezza e che l’intera struttura è stata sottoposta a sanificazione straordinaria. «In ogni caso, all’interno del reparto venivano già adottate tutte le misure di prevenzione- spiegano dalla Asl 1- come la sanificazione delle apparecchiature tra una prestazione e l’altra, il distanziamento nella sala d’attesa e l’obbligo dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale sia per tutti gli operatori che per i pazienti».

I NUMERI DELLE RSA

Alla data di mercoledì sono morti sei ospiti delle Rsa umbre. Tre di Fontenuovo e tre della residenza protetta Seppilli, entrambe di Perugia. Il totale dei positivi nelle case di riposo tocca quota 339 con 29 ricoverati e 8 negativizzati. Dei 339 infetti, 227 sono ospiti delle strutture, un medico, cinque infermieri, 57 Oss e 51 tra animatori e operatori. La situazione più pesante è quella di Fontenuovo con 72 casi(54 ospiti positivi) oltre ai tre morti, la casa San Giuseppe a Monteluce (34 casi, 31 sono ospiti), l’istituto Casoria di Assisi (12 ospiti su ventisei positivi totali) e l’Opera Pia Bartolomei Castori di Foligno con 51 positivi, di cui 38 sono ospiti. Venticinque casi positivi a Le Grazie di Terni, trentadue alla Residenza Servita “Villa Alberta” di Orvieto con 24 ospiti coinvolti. Una situazione molto complessa dopo che durante la prima fase dell’epidemia, la Rsa dell’Umbria avevano tenuto.

GLI OSPEDALI

Situazione complessa anche negli ospedali: dal primo settembre a giovedì si sono infettai 408 addetti della sanità regionale. I guariti sono 103. Il dato degli infetti è pari al 2,97% della forza lavoro del totale degli addetti che sfonda le 13mila unità. I più colpiti dal Covid-19 sono gli infermieri: segnalati 148 casi in tre mesi. Malati anche 75 medici chirurghi dipendenti e 59 medici chirurghi convenzionati. Ventiquattro gli Oss che devono fare i conti con il virus, 15 tecnici di laboratorio, dodici tecnici di radiologia e otto collaboratori amministrativi professionali. A cui si aggiungono i quattro di ieri per il caso scoperto a Branca. «Non c’è ancora alcun segnale che faccia dire di una flessione», spiega il dg della sanità regionale, Claudio Dario sul fronte degli ospedali e dell’andamento del virus parlando nel tradizionale briefing settimanale dal palazzo del Broletto. Proprio sul fronte dell’andamento dei posti letto in ospedale, dalla Regione sottolineano che non c’è alcun andamento discordante tra i positivi accertati giornalmente, i ricoverati e i ricoveri nella Terapie Intensive. Insomma, l’Umbria attende il picco del virus previsto per la metà del mese,

© RIPRODUZIONE RISERVATA