Caro bollette per i panificatori: c'è chi mette l'avvocato

Sabato 27 Agosto 2022 di Monica Di Lecce
Caro bollette per i panificatori: c'è chi mette l'avvocato

TERNI «Diciotto mila euro di gas in 5 mesi e ancora non erano in corso gli aumenti di questo periodo. Sono stata costretta ad andare in causa con il gestore. Certo è, che se continua così, non riesco ad andare avanti». Giorgia Vitaloni, titolare dell'omonima panetteria, è stata una delle prime attività a subire gli effetti del caro-bolletta. Già da gennaio, per effetto di un adeguamento delle tariffe, si è vista recapitare una bolletta del gas 6.301,65 euro a fronte di importi medi di un migliaio di euro. «Ho chiesto subito spiegazioni racconta il gestore ha giustificato la cifra con un ricalcolo del suo gestionale da ottobre a gennaio». Resta il fatto, però, che quella non è stata l'unica bolletta anomala e che nell'arco di pochi mesi Giorgia Vitaloni è arrivata ad accumulare 18mila euro di gas. «In sostanza continua il costo è passato da 0,39 a metro cubo a 1,26 euro. Ho messo l'avvocato e sono andata in causa e alla fine ho ottenuto che quella cifra fosse ritoccata all'ingiù ma comunque devo saldare un importo che è impegnativo per un'attività come la mia». Nel frattempo si è attivata per cambiare gestore. «Con il nuovo rivela ho ottenuto il prezzo bloccato per qualche mese ma, non essendo ancora avvenuto il passaggio, non so quale sarà l'effetto dei rincari che si stanno registrando in questo periodo, sulla prima bolletta». Il prezzo bloccato per qualche mese ha consentito di reggere per un po' l'urto degli aumenti anche a Lucio Belli, presidente dei panificatori di Confartigianato: «ma il caro bolletta dice - si è fatto sentire pesantemente sulla nostra categoria e, stando alle previsioni per i prossimi mesi, non si fermerà qui». La preoccupazione è per l'autunno, quando arriveranno le bollette relative ai consumi di agosto e settembre con gli ulteriori rincari di cui si continua a parlare in questi giorni. «Anche noi stiamo soffrendo il peso degli aumenti energetici spiega Simone Rondolini, uno dei titolari di Dolce Forno per l'energia elettrica, l'ultima bolletta riporta un 50% in più rispetto al mese prima. Significativo anche il rincaro del gas. Da importi medi di 1.500 1.800 euro siamo passati a 4.000 e oltre». La questione è stata fatta presente anche alle associazioni di categoria. «Mi sono confrontato con Confartigianato continua Rondolini che parla di previsioni al rialzo». Se la situazione è generale e investe famiglie e imprese, la pressione degli aumenti rischia di mettere in difficoltà in primis le aziende più piccole. «Il problema è serio aggiunge Rondolini siamo due soci e abbiamo dei dipendenti. Finora abbiamo salvato i posti di lavoro ma il protrarsi di questa situazione alle lunghe ci costringerà a tagliare sulle ore. Ci auguriamo di no e faremo di tutto per scongiurare questa ipotesi ma il momento non è buono e le prospettive neanche». La categoria dei panificatori, tra l'altro, è anche una di quelle più penalizzate dai rincari delle materie prime. «Dagli aumenti che stiamo subendo dice Giorgia Vitaloni sembra quasi che il pane non sia più un genere di prima necessità. Anche noi panificatori artigiani siamo stati costretti ad applicare qualche ritocco sul prezzo finale che è stato comunque commisurato alla capacità di un padre di famiglia di sostenerlo, ma sappiamo di casi nella grande distribuzione in cui un chilo di pane è arrivato a 3,50 euro. Bisognerebbe ritornare al passato, quando il Tar del Lazio imponeva un tetto al prezzo del pane».
 

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