Caro bollette, i condomini costretti a spegnere il riscaldamento

Venerdì 13 Gennaio 2023 di Monica Di Lecce
Caro bollette, i condomini costretti a spegnere il riscaldamento

TERNI Pronti a ridurre gli orari di accensione dei riscaldamenti se dovessero sforare troppo con il budget. La vera prova della tenuta dei conti per i condomini, così come del resto per le famiglie, si avrà nelle prossime settimane quando, con l'arrivo del freddo ci sarà inevitabilmente la necessità di riscaldarsi. Le previsioni parlano di un ribaltone climatico con correnti fredde nord-atlantiche che cominceranno a spingersi sull'Italia a partire già da domenica e che porteranno gelo e neve a bassa quota. Saranno quindi dolori sul fronte dei riscaldamenti. Se la stagione fino ad ora, con temperature tiepide per il periodo, ha aiutato a risparmiare sui consumi del gas, con l'arrivo del ghiaccio i nodi arriveranno al pettine. «Siamo fiduciosi rispetto alle recenti dichiarazioni di Arera che lasciano intravedere una riduzione dei costi del gas nei prossimi mesi spiega Romeo Poddi, presidente provinciale Anaci, l'Associazione nazionale dei condomini italiani in ogni caso siamo pronti anche a far fronte anche a eventuali ulteriori rincari». In queste settimane, infatti, a cavallo tra la fine dell'anno e l'inizio del nuovo, i condomini ternani si sono trovati alle prese da un lato con i conguagli dall'altro con le previsioni di bilancio per l'anno in corso. «Le difficoltà delle famiglie sono evidenti prosegue Romeo Poddi La capacità di spesa si è ridotta sensibilmente. E' ovvio che se una famiglia ha sempre pagato 200 euro e si ritrova una bolletta da 300-350 euro, va in difficoltà. A dicembre prosegue il presidente dell'Anaci provinciale sono arrivati i conguagli e più di qualche condominio è ricorso alla rateizzazione. In alcuni casi l'impatto su situazioni di pregressa morosità è stato comunque importante». Per quanto riguarda l'anno in corso, l'associazione dei condomini non si fa trovare impreparata. «Analizzando l'andamento dei mesi scorsi spiega Romeo Poddi - abbiamo fatto dei bilanci prevedendo una forbice di scostamento del 5-6 per cento. Per i prossimi mesi ci aspettiamo, come sta accadendo in altri paesi d'Europa, una riduzione dei costi del gas, in ogni caso abbiamo già preparato i condomini alla possibilità di dover fare ulteriori sacrifici per contenere la spesa». Tra questi c'è una ulteriore riduzione del numero delle ore di accensione. Se, infatti, nella fascia climatica D in cui è inserita Terni è possibile tenere accesi i riscaldamenti fino a un massimo di 11 ore giornaliere fino al 7 aprile, un'ora in meno rispetto allo scorso anno, il consiglio dell'Anaci è quello di stare comunque sotto questo tetto. «Se dovesse essere necessario sono pronti a un'ulteriore stretta sugli orari» conclude Romeo Poddi.
Monica Di Lecce
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Ultimo aggiornamento: 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA