Caro-bollette, ecco il piano riscaldamento comune per comune in Umbria

Mercoledì 14 Settembre 2022 di Selenio Canestrelli
Caro-bollette, ecco il piano riscaldamento comune per comune in Umbria

PERUGIATermosifoni accesi in ritardo per contenere il salasso delle bollette del gas, l’Umbria viaggia a due velocità con i controlli dietro l’angolo per il rispetto delle regole: nella nostra regione ben 57 Comuni potranno accendere gli impianti dal 22 ottobre prossimo, mentre i restanti 35 lo potranno fare solo dall’otto novembre.

Ma attenzione alle verifiche, soprattutto quelle per i grandi condomini, anche se al momento non sarebbero previste sanzioni. Insomma, una vera e propria stretta sui riscaldamenti per il prossimo autunno-inverno che coinvolgerà oltre 300mila famiglie chiamate a rispettare precise regole che, in sostanza, prevedono una sorta di razionamenti per evitare sprechi e non rimanere senza gas prima della fine della stagione fredda, con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale che stabilisce, almeno in questa prima fase, per il settore domestico una riduzione di 15 giorni del periodo di riscaldamento, con un’ora di accensione in meno rispetto al passato e 19 gradi. Un’introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio regionale, con una riduzione dei consumi promossa regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento che sarà attuata entro il mese di settembre 2022, modificando la vigente regolamentazione della temperatura e dell’orario di accensione invernale attraverso un decreto del Ministro della Transizione ecologica. Ma, intanto, il Piano dà le indicazioni di massima sul prossimo futuro, stabilendo anche un capitolo di controlli che saranno possibili a campione «su edifici pubblici, grandi locali commerciali, nei punti a maggiore consumo, con una responsabilizzazione dei conduttori degli impianti di riscaldamento centralizzato, monitorando a livello di reti di distribuzione gas cittadine la risposta degli utenti utilizzando i dati orari di prelievo ai punti di connessione tra le reti di distribuzione cittadine e i punti di riconsegna della rete di trasporto Snam, che sono costantemente monitorati». Nel dettaglio saranno attivati monitoraggi su edifici pubblici, impianti condominiali, locali commerciali, punti a maggiore consumo, mediante il rilevamento dei dati giornalieri di consumo a livello di reti di distribuzione gas cittadine per valutare la risposta volontaria degli utenti, utilizzando i dati orari di prelievo ai punti di connessione tra le reti di distribuzione cittadine e i punti di riconsegna della rete di trasporto che sono costantemente monitorati. In Umbria, come detto, i limiti di esercizio degli impianti termici saranno ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione. E tutto in base alla zona climatica di appartenenza: per quella D, di cui fanno parte, tra gli altri, i Comuni di Bastia, Deruta, Foligno, Magione, Castiglione del Lago, Passignano, Scheggino, Spello, Amelia, Narni, Orvieto, Terni e altri (in tutto sono 35), 11 saranno le ore giornaliere di accensione dall’8 novembre al 7 aprile, mentre per la zona E, di cui fanno parte, tra gli altri, Assisi, Città di Castello, Gualdo Tadino, Gubbio, Norcia, Perugia, Spoleto, Todi, Stroncone, San Venanzo e altri (in tutto sono 57) l’accensione dei riscaldamenti sarà per 13 ore giornaliere dal periodo 22 ottobre al 7 aprile. Per il settore uffici e commercio è previsto un abbassamento della temperatura interna da 20 a 19 gradi, diminuendo di un'ora al giorno l'orario di accensione dell'impianto di riscaldamento. Ma il piano del Ministero chiede anche ulteriori risparmi che possono conseguirsi con la previsione di «investimenti per la sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti, sostituzione di climatizzatori con quelli più efficienti, installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas, installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda e sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led».

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