Dopo la folla alla Tirreno-Adriatico
il Comune blinda Piediluco
per i campionati di canottaggio

Sabato 20 Marzo 2021 di Lorenzo Pulcioni
Dopo la folla alla Tirreno-Adriatico il Comune blinda Piediluco per i campionati di canottaggio

TERNI Piediluco blindato in occasione del meeting nazionale di canottaggio. L’ordinanza del sindaco Latini stabilisce il divieto di stazionamento lungo le sponde del lago prospicienti il campo di regata dalle ore 8 alle ore 19 nei giorni del 20 e 21 marzo. L’ordinanza fa riferimento al provvedimento con il quale la Provincia di Terni autorizza il Circolo Canottieri di Piediluco ad organizzare la manifestazione sportiva che rientra fra quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni a condizione «che non vi sia presenza di pubblico e purché le sessioni di allenamento si svolgano nel rispetto dei protocolli». Dalle polemiche della Tirreno Adriatico alla rinuncia al ‘Giro E’.

L’evento a pedalata assistita parallelo al Giro d’Italia sarebbe dovuto partire da Terni in occasione della corsa rosa che lunedì 17 maggio arriverà a Foligno dopo aver toccato Terni, Piediluco, Arrone e Montefranco. L’evento prevede 18 tappe, 2000 km percorsi, 10 squadre e 600 partecipanti tra cui campioni dello sport, manager, giornalisti internazionali. Era praticamente fatta con RCS per la partenza da Terni, ma l’assessora allo Sport del Comune di Terni, Elena Proietti, ha rinunciato: «Per non innescare ulteriori e per la maggior parte strumentali polemiche» dice la Proietti. Dopo gli assembramenti in occasione della partenza della quarta tappa della Tirreno Adriatico, Senso Civico, M5S e PD hanno chiesto le dimissioni della Proietti o in alternativa la revoca delle deleghe da parte del sindaco di Terni, Leonardo Latini. «Una questione di rispetto - avevano detto le opposizioni - per chi sta lavorando per salvare vite umane durante l’emergenza. La mancanza di spiegazioni dell’assessora durante il consiglio comunale, a ridosso di un evento organizzato e gestito in maniera irresponsabile, risulta inaccettabile e gravissima». Polemiche respinte al mittente dalla diretta interessata che però ha preferito annullare la trattativa per portare a Terni l’evento «a emissioni Zero» collegato al Giro d’Italia. Trattativa che era praticamente conclusa e per la quale era anche stata trovata la copertura economica. «Non abbiamo messo a rischio la salute dei cittadini con la Tirreno Adriatico - precisa la Proietti - ma per non creare ulteriori polemiche rinunciamo a quella che sarebbe stata una bella opportunità dal punto di vista economico e sportivo per la nostra città».

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