Caccia agli avvelenatori del cane di Susanna Tamaro

Venerdì 18 Gennaio 2019 di Vincenzo Carducci
Susanna Tamaro e il cane Pimpi
PORANO - E' caccia agli avvelenatori del cane di Susanna Tamaro. L'incredibile eco mediatico che ha avuto la morte di Pimpi, il cane della nota scrittrice che da tempo risiede a Porano, ha convinto il sindaco Giorgio Cocco a emanare un'ordinanza con la quale ha dato mandato alla polizia municipale ad effettuare accertamenti sulle "presunte" esche avvelenate ritrovate in via Boccetta, nei pressi dell'abitazione della Tamaro. Nel frattempo è stata tabellata l'area interessata con la dicitura "Attenzione possibile presenza di esche avvelenate" e ordinata l'eventuale bonifica che dovrà essere effettuata, recita l'ordinanza, «con l’ausilio di volontari, guardie zoofile o nuclei cinofili antiveleno e organi di polizia giudiziaria».

Al momento tuttavia non sembra esserci traccia di altri bocconi avvelenati come quello che ha ucciso il cagnolino della scrittrice che, rispondendo alle migliaia di fan che hanno riempito il suo profilo Facebook con messaggi di solidarietà, ha lasciato chiaramente intendere che l'esca sarebbe stata lasciata dai cacciatori che hanno accesso al vasto terreno di sua proprietà. Non risultano peraltro, a Porano come negli altri Comuni del comprensorio, nè alla Asl nè all'associazione "Amici di Charlie" che si occupa della gestione del canile di Orvieto, segnalazioni sulla presenza di bocconi avvelenati che ciclicamente avvengono. L'ultima in ordine di tempo risale al febbraio di un anno fa quando le polpette avvelenate vennero trovate nel centro storico di Orvieto e a farne le spese furono almeno cinque gatti
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