Bimbo di un anno lotta per la vita
non convince la versione della madre

Martedì 17 Maggio 2022 di Michele Milletti
Il procuratore capo di Perugia Cantone

PERUGIA Non convince. È «confusa» anche se in qualche passaggio non può dirsi completamente campata per aria. E se in generale la confusione di una madre che ha un figlio di un anno in condizioni disperate al Meyer di Firenze potrebbe essere anche comprensibile, in questo caso particolare alimenta sospetti. Quelli della procura guidata da Raffaele Cantone e della squadra mobile, diretta da Gianluca Boiano, chiamati a risolvere un giallo inquietante e mostruoso: un bambino possibile vittima di maltrattamenti che lo hanno ridotto in fin di vita. Il caso è quello del bambino di origini nigeriane arrivato domenica mattina in arresto cardiaco e in ipotermia al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della misericordia, e riportato alla vita dopo sei concitatissimi minuti di manovre d’emergenza da parte di due medici rianimatori e del personale del pronto soccorso.
Un dramma esploso domenica mattina ma, è il sospetto di chi sta indagando, cominciato almeno un mese e mezzo prima. Come già raccontato su queste colonne, infatti non sono sfuggite all’occhio attento dei medici non solo le lesioni evidenziate domenica mattina ma anche una pregressa lesione, una frattura all’omero, che ha costretto il piccolo a un precedente ricovero. Del quale bisogna anche capire se sia stata fatta segnalazione all’autorità giudiziaria.
In procura e negli uffici della squadra mobile si lavora senza sosta, si incrociano le cartelle cliniche con le testimonianze di chi c’era in quell’appartamento mentre il bambino stava per morire. La mamma in particolare è stata a lungo ascoltata dopo essere arrivata domenica mattina in ospedale quando il cuore del figlio aveva già ripreso a battere raccontando una versione che come detto viene considerata anche tecnicamente plausibile ma quantomeno molto confusa. Sensazioni e sospetti simili anche quando è stata sentita domenica sera dagli inquirenti. Il procuratore Cantone, che sottolinea come il suo ufficio e gli investigatori siano stati «informati del ricovero solo nel pomeriggio inoltrato» di domenica, ha infatti subito convocato la madre e altri testimoni «che hanno prestato soccorso al piccolo nelle prime ore della mattinata. Sono in corso - ha detto ancora Cantone - approfondimenti investigativi finalizzati a ricostruire la dinamica degli eventi ed eventuali responsabilità penali» e la conferma che il sospetto di maltrattamenti ai danni del bambino ci sia è arrivata nella serata di ieri: aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, in cui viene ipotizzato il reato di maltrattamenti ma non solo, dal momento che inquirenti e investigatori starebbero valutando anche una serie di altri reati qualora venissero confermati i sospetti che le cause del malore del bambino non siano di natura accidentale. Reati che ovviamente potrebbero cambiare nella malaugurata e drammatica ipotesi che il bambino non ce la faccia.
IL PRECEDENTE E LE LESIONI
La donna per spiegare le gravi ferite evidenziate sul corpo di suo figlio - la stessa procura parla di una «frattura longitudinale, con diastasi dei frammenti, dell’osso parietale sinistro ed una tumefazione dei tessuti molli in sede frontale destra» riscontrate domenica mattina durante le operazioni di salvataggio del bambino - ha raccontato di uno scuotimento del piccolo per provare a farlo respirare dopo che si stava soffocando con un bolo causato da un biscotto mischiato alla saliva mentre stava facendo colazione. Ma alla luce di quel ricovero del 24 marzoper la frattura dell’omero è necessario vederci molto chiaro.
CONDIZIONI DISPERATE 
Il piccolo, dopo che il cuore ha ripreso a battere, è stato intubato e ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale.

Vista la gravità della situazione, è stato organizzato un trasferimento in elisoccorso all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove da ieri pomeriggio il bambino si trova ricoverato in Rianimazione. Le flebili speranze di un miglioramento che si erano profilate nel pomeriggio di domenica sono state per ora congelate dalle notizie che arrivano dal Meyer: viene definito infatti «in pericolo di vita».

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