«A 12 anni già dipendenti
Dilaga l'eroina pakistana»

Lunedì 9 Settembre 2019 di Nicoletta Gigli
«A 12 anni già dipendenti Dilaga l'eroina pakistana»
«L'eroina pakistana dilaga. Accanto alle droghe sintetiche più svariate che si possono acquistare da casa con un click sul computer. Il policonsumo di droga inizia già in seconda media. Siamo di fronte ad un'emergenza inarrestabile, che va affrontata facendo quadrato tutti insieme: prefettura, forze dell'ordine, magistratura, servizio pubblico, comunità terapeutiche, istituzioni, famiglie. E' urgente un lavoro multidisciplinare perché da soli non si va da nessuna parte». Giampaolo Nicolasi, responsabile della Comunità Incontro, restituisce uno spaccato a dir poco allarmante. Che fa il paio con i recenti sequestri di stupefacenti di ogni tipo e con una piazza, quella ternana, affamata di droga. Il braccio destro del compianto Don Pierino Gelmini a Molino Silla guida una solida realtà nella cura di forme vecchie e nuove di dipendenza. «Una missione di libertà che non smette di riaffermare, con azioni e progetti, la centralità dell'uomo». Oggi l'ottanta per cento dei 150 ospiti della comunità sono poliassuntori di stupefacenti. Molti sono giovanissimi e sono arrivati lì con la speranza di poter finalmente voltare pagina. «L'eroina arriva dall'Oriente insieme al Fentanyl, ha costi bassissimi e per questo è di facile distribuzione. Viene assunta per placare gli effetti eccitanti di cocaina e crack - aggiunge Nicolasi - e poi diventa irrinunciabile». I prezzi ormai sono stracciati. Li impone un mercato che vuole allettare i ragazzini che non hanno disponibilità economiche. A Terni, con soli 3 euro, ti porti a casa una dose di eroina gialla. Angelo Palmieri, sociologo della Comunità, si sofferma sul ricorso alle sostanze sintetiche e sulle nuove modalità di consumo dell'eroina: «Si tende a fumarla o a inalarla e ad associarla ad altre sostanze.

Spaventa la possibilità rispetto al passato di potersi confezionare sostanze in base alle esigenze personali. E il ricorso al sintetico, Spice o K2, a quella che viene definita la droga dello Zombie. I dati restituiti dai Serd umbri sono agghiaccianti. Dal 2017 al 2019 gli utenti minorenni del servizio sono aumentati del 200 per cento». Da tempo la comunità fondata dal Don, come spiega la terapeuta, Tania Fontanella, punta molto sulla prevenzione: «Abbiamo il progetto INclasse, dedicato alle scuole secondarie, che fa parte di un grande contenitore che si chiama INdipendente e che ospita all'interno i progetti INstrada e INascolto. Nelle scuole portiamo le testimonianze dei ragazzi usciti dal tunnel della droga. Ci siamo resi conto che dei rischi del consumo non si parla più. I loro racconti sono l'arma vincente per fare prevenzione. Soprattutto in una realtà dove già a 12 anni c'è il primo approccio ai cannabinoidi e all'eroina gialla». L'educatrice Runa Ognibene guidò l'unità di strada che scese in campo dopo l'omicidio di David Raggi: «Il centro era strapieno di bottiglie di birra acquistate ai distributori a 1 euro e 50. Questo fa parte di una logica costruita a tavolino. Prima di arrivare alle sostanze si inizia sempre con l'alcol». Per Palmieri questo «è un momento di crisi del sistema. Oggi non si fa più prevenzione quando invece su questo fronte serve un Piano Marshall. La legge 90 aveva istituito una commissione ministeriale incaricata di analizzare il fenomeno tossicodipendenza ma sono dieci anni che non si riunisce più».
 
Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 17:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA