La chiamano ormai l'impresa del fango caldo.
LE VISITE GUIDATE
I reperti più delicati sono stati sistemati nella sede del museo comunale dove il 22 maggio saranno visitabili nel nuovo allestimento delle Stanze Cassianensi. «L'obiettivo è di continuare lo scavo e rendere fruibile dal pubblico tutta l'area - annuncia la sindaca Agnese Carletti - Da giugno, con l'associazione archeologica che sta conducendo le indagini e la Soprintendenza attiveremo un programma di visite guidate al sito lungo un percorso che parte dal paese. L'idea è di renderlo a tutti gli effetti un parco archeologico legato alle vicine vasche termali».
MARMI E COLONNE
Lo spettacolo è di grande suggestione. Come raccontano gli archeologi Emanuele Mariotti e Jacobo Tabolli, dobbiamo immaginare un ingresso lastricato in marmo, puntellato da basi di colonne che ne evocano tutta l'imponenza. All'interno, cuore dell'area sacra, appare la grande vasca circolare d'acqua termale, incorniciata dall'anello di altari votivi, con le colonne a fusto liscio che sostenevano la copertura. Intorno, la recinzione in muratura e pilastrini. Un santuario dalla lunga vita, passato anche per un incendio e ricostruito con contrafforti per la copertura. Tra i rinvenimenti più significativi spiccano tanti ex voto in bronzo. Con forme di piedi, orecchie, fegato. «Il Santuario diventa parlante, grazie agli altari e alle loro epigrafi». Raccontano di un luogo considerato sacro per la salute, tant'è che potenti famiglie del Senato venivano a controllare il terreno e il santuario termale. Un viaggio che, in fondo, non si è mai interrotto.