Uova di Pasqua, in Veneto la sfida dei maestri cioccolatai

Lunedì 29 Marzo 2021
Uova di Pasqua, in Veneto la sfida dei maestri cioccolatai

Che sia nato nei primi del 700, alla corte di Luigi XIV, il Re Sole (versione più accreditata) o in America (da dove il cacao è del resto originario), l'unica certezza è che l'uovo di Pasqua ci cioccolato è uno dei grandi protagonisti del lato pagano e goloso della festa.

Da sempre motivo di gioia per i più piccoli, quasi più per le sorprese (spesso banali, ma da bambini ci si accontenta di poco, soprattutto per chi bambino lo è stato qualche anno fa, diciamo così) che per il piacere del palato, ultimamente l'uovo è diventato anche terreno di sfida per i professionisti del settore e, diversamente da quanto accade per panettoni e colombe, la partita è riservata quasi esclusivamente ai pasticceri (e a qualche cuoco particolarmente addentro ai misteri del cioccolato). I quali, anche quest'anno, hanno profuso a piene mani non solo la tecnica (vedi Luigi Biasetto la cui firma sulla superficie dell'uovo è di per se una vera prodezza), sempre più raffinata, ma anche la fantasia, a volte persino sfrenata.

Va sulla tomba della figlia di 9 anni, le rubano dall'auto 60 uova di Pasqua per beneficenza

L'opera dei cioccolatai veneti

Tutti capaci di autentiche, sorprendenti meraviglie, nelle quali si intrecciano in un cocktail irresistibile, la qualità (e la varietà: bianco, al latte, fondente in varie percentuali, arricchito da frutta fresca o secca) del cioccolato, la creatività eun'estetica in molti casi da autentica opera d'arte o oggetto di arredamento, peraltro destinato a prematuro sacrificio. È vero, festeggeremo in casa anche quest'anno, come nel 2020, altroché picnic e gite fuori porta, ma almeno la tavola continuerà a regalarci piccole gioie e inossidabili certezze.
In questo contesto, anche i grandi pasticceri e cioccolatai veneti si sono adeguati al trend, come dicono quelli che conoscono le lingue, e sfoderano una serie di golose e attraenti proposte. E, a proposito di tendenze: quest'anno la sorpresa, all'interno delle uova, più che un oggetto è spesso un ulteriore botta di golosità. A Verona, la pasticceria Lorenzetti, nasconde all'interno dell'uovo un trionfo di friabilissimo mandorlato e un uovo più piccolo, al latte. E la toscana Amedei sorprende, all'apertura del suo uovo classico, fondente al 70%, svelando una serie di deliziosi cremini in vari gusti: bontà su bontà, insomma.

Uova decorate dalle volontarie Una Pasqua solidale nei negozi


Maestro pasticcere, Stefano Zizzola non si è mai tirato indietro quanto a inventiva e fantasia al servizio di una acclarata qualità delle materie prime. Nella sua insegna di Noale (Ve), svettano tre creazioni in edizione limitata e, quindi, da prenotare. Si comincia dallo Strabuono al Pistacchio, con cioccolato fondente ricoperto di granella di pistacchi tostati, con, all'interno, la sorpresa di uno strato di pralinato morbido al pistacchio e cereali. Poi c'è lo Strabuono alla Nocciola. Qui il cioccolato è al latte, l'esterno è ricoperto di sontuose e prelibate nocciole tostate, e l'interno affascina con il suo strato di pralinato morbido di mandorle, nocciole e cereali. Infine lo spettacolare Gold: qui la composizione dell'uovo è sostanzialmente classica ma ad impreziosirlo e renderlo unico c'è la polvere d'oro.
E' tutta dedicata alle nocciole(rigorosamente piemontesi) anche la preparazione della pasticceria Mazzarri di Padova, altro indirizzo immancabile per i golosi, finissimo cioccolato nocciolato sia nella versione fondente sia in quella al latte.

Ail, uova di Pasqua in arrivo
 

Fabergè e i Maya

Mestre anche il maestro cioccolatiere Dino Pettenò, con i figli, sfodera un poker di assi. Si parte da Maya, con decorazioni incastonate e dorate che ricordano appunto la civiltà precolombiana (famosa per l'arte, l'architettura, i sistemi matematici e astronomici, la scrittura), un monorigine Madagascar al 72%; si prosegue con Fabergè, in onore al mitico uovo dell'altrettanto mitico gioielliere russo, al cioccolato bianco; e poi ecco Frittata, con uno strato di cioccolato al latte di Santo Domingo al 46 per cento e cioccolato bianco e infine Bulldog, con la stessa composizione del precedente. A voi la (ardua) scelta.

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Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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