Dieta, integratori alle erbe inutili per dimagrire

Mercoledì 12 Maggio 2021 di Maria Rita Montebelli
Dieta, integratori alle erbe inutili per dimagrire

Ormai è ufficiale: supplementi dietetici e integratori a base di erbe non fanno perdere peso ai pazienti obesi.

Sono una drammatica illusione. La stroncatura senza appello viene da un pulpito d'eccellenza, il congresso europeo sull'obesità, European Congress of Obesity, dove, online, è stata presentata la prima revisione globale su supplementi e integratori per far dimagrire questi malati.


È una mega-sintesi che abbraccia 16 anni di ricerca e 121 studi su oltre 10 mila persone. Andando ad analizzare più in dettaglio i risultati di questi lavori, per la verità una piccola differenza tra supplementi per la perdita di peso e placebo si nota, ma è infinitesimale (nell'ordine di 1-2 chili) e, dunque, ininfluente per chi, per salvarsi la vita, deve alleggerirsi di decine di chili.


Non parliamo solo di una grande illusione svelata. Ma anche di sicurezza, dal momento che questi prodotti vengono acquistati (la spesa in genere è altissima) dai diretti interessati e autosomministrati senza consultare il medico. «Al contrario dei farmaci da prescrizione spiega Erica Bessell, dell'Università di Sidney, primo autore dello studio prima di essere immesse sul mercato queste sostanze non devono produrre alcuna prova della loro efficacia. La valutazione rigorosa degli studi condotti sui supplementi ci ha portato a concludere che, al momento, non vi siano prove sufficienti per raccomandarli come coadiuvanti per la perdita di peso in pazienti aggravati da diverse patologie».


LA GENETICA
Pazienti che sono arrivati a quella condizioni, nella maggior parte dei casi, per un mix di fattori, da quello genetico all'alimentare fino al disagio psichico. «Data la patogenesi multifattoriale dell'obesità - si legge nelle indicazioni dell'Istituto superiore di sanità sui prodotti per il controllo del peso - ne deriva che il suo trattamento prevede un approccio integrato fra varie modalità d'intervento. Il primo e fondamentale criterio per risolvere il problema deve essere il cambiamento nello stile di vita attraverso una dieta adeguata e la pratica di un regolare programma di attività fisica adatto alle proprie capacità e al proprio stato di salute. Una terapia farmacologica contro l'obesità può essere prescritta solo in aggiunta alle modifiche dello stile di vita».


I ricercatori australiani hanno effettuato una revisione di tutti gli studi sugli integratori per la perdita di peso a base di erbe (tè verde, Garcinia cambogia, mangostina, estratto di fagiolo bianco, efedra, mango africano, mate, radice di liquirizia, Cisso quadrangolare, Sphaeranthus indicus), condotti fino al 2018 (54 lavori su oltre 4 mila persone in sovrappeso o obese). Di tutti i prodotti studiati, solo l'estratto di fagiolo bianco ha prodotto una perdita di peso superiore al placebo. Ma si tratta pur sempre di una superiorità statistica, senza nessun significato clinico, visto che si parla di poco più di un chilo e mezzo. Promettenti, tutti da confermare, anche i risultati degli studi condotti sulle associazioni di mango africano, Cisso quadrangolare, Sphaeranthus indicus e mangostina.


Una seconda parte della ricerca è consistita nella revisione della letteratura scientifica sull'effetto dei supplementi dietetici per dimagrire, comprendente 67 studi randomizzati (su oltre 5 mila soggetti obesi o in sovrappeso), pubblicati fino a fine 2019.


I supplementi analizzati andavano dal chitosano (un polisaccaride proveniente dall'esoscheletro dei crostacei, che dovrebbe ridurre l'assorbimento di grassi e carboidrati), al glucomannano (una fibra solubile estratta dalle radici del konjac, che nello stomaco si trasforma in una gelatina che dovrebbe dare un senso di sazietà), ai fruttani (estratti da frutta e verdura), all'acido linoleico coniugato (che dovrebbe modificare la composizione corporea, riducendo la componente grassa).


LA SCORCIATOIA
Anche in questo caso, l'analisi ha promosso, ma solo dal punto di vista statistico, il chitosano (la perdita di peso prodotta era di 1,8 Kg), il glucomannano (-1,27 chili) e l'acido linoleico coniugato (-1,08). «Integratori alimentari e supplementi dietetici conclude la Bessell possono apparire come una rapida scorciatoia per risolvere i problemi di peso, ma la gente deve sapere quanto poco si conosce di queste sostanze. Gli studi disponibili sono pochi, spesso condotti male dal punto di vista scientifico e non abbiamo prove della loro efficacia e sicurezza a lungo termine. La crescente popolarità di questi prodotti impone che vengano realizzati al più presto studi ampi e rigorosi».

Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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