La strada per il turismo spaziale sarà aperta dalla nave suborbitale di “Blue Origin”, la compagnia missilistica del fondatore di Amazon Jeff Bezos, con un primo viaggio fissato per il 20 luglio. «Andare nello spazio non solo come professionisti ma ospiti o visitatori è quanto mai reale e ci sono concrete possibilità - ha detto Roberto Battiston, professore ordinario di Fisica Sperimentale dell' Università di Trento illustrando i vari progetti che avranno sviluppi anche per lo space tourism in un incontro della Bit Digital Edition (9-14 maggio) - Oltre Blue Origin c'è ad esempio il Virgin Galactic dell'imprenditore Richard Branson in grado di portare i suoi ospiti oltre gli 85 chilometri sopra la terra, soglia oltre al quale un essere umano diventa astronauta e si sta sviluppando la tecnica in modo da diventare un servizio per le masse, ossia le centinaia di persone che hanno già comperato il biglietto».
Sulla capsula di Blue Origin che per pochi minuti porterà i suoi passeggeri in un volo attorno alla terra, potranno salire non più di 5 o 6 persone (equipaggio compreso).