Sanremo, chi sono i tre finalisti: Diodato, Francesco Gabbani e Pinguini Tattici Nucleari

Domenica 9 Febbraio 2020
Sanremo, chi sono i tre finalisti: Diodato, Francesco Gabbani e Pinguini Tattici Nucleari

I tre finalisti di Sanremo 2020 sono Diodato (con "Fai Rumore"), Francesco Gabbani (con "Viceversa") e i Pinguini Tattici Nucleari (con "Ringo Starr"). Diodato si è affacciato per la prima volta in vetta alla classifica grazie al voto della sala stampa, mentre Gabbani e Pinguini hanno occupato posizioni elevate fin dalle prime battute del festival.

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Il significato di "Fai rumore" di Diodato
La fine di una relazione, scondo Diodato, è un'esperienza sensoriale oltre che emotiva. L'udito, in particolare, è il senso che può riportare alla persona perduta: «Ho capito che / Per quanto io fugga / Torno sempre a te / Che fai rumore qui / E non lo so se mi fa bene / Se il tuo rumore mi conviene / Ma fai rumore sì / Che non lo posso sopportare / Questo silenzio innaturale / Tra me e te». Il rumore diviene quindi un antidoto alla sofferenza d'amore, perché il silenzio evoca il dolore: «E non ne voglio fare a meno oramai / Di quel bellissimo rumore che fai».

Il significato di "Viceversa" di Francesco Gabbani
Dopo il trionfo nel 2017 con Occidentali's Karma, Gabbani torna a Sanremo portando un rompicapo da risolvere. Quello di una storia d'amore entrata in un vicolo cieco, in cui trovare una soluzione alle difficoltà relazionali è davvero difficile ("L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?").

A volte nella vita di coppia ci si scontra per dei piccoli particolari ("Un battibecco nato su un letto") che però si trasformano in nodi stretti da sciogliere ("Un diluvio universale"). Gabbani prova a uscire da questa complicazione portando il particolare sotto il microscopio e scoprire che poi non è così difficile volersi bene ("È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!”").

Il significato di “Ringo Starr” dei Pinguini Tattici Nucleari
In “Ringo Starr” sono tanti i richiami alla contemporaneità e a quella generazione di ragazzi cresciuta al ritmo delle serie tv, che chiede continuamente conferme e cambia, di volta in volta, i suoi traguardi.

La musica allora diventa l'antidoto ideale per alleviare il malessere che attanaglia i giovani d'oggi, stretti tra la volontà viscerale di affermarsi e l'indolenza di chi sa di non farcela. Il brano è anche e soprattutto un omaggio al batterista dei Beatles, figura che ha saputo imporsi pur restando in disparte.

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