Sanremo 2021, Naomi Campbell conduttrice prima serata. Amadeus: «Festival non deve essere colpito»

Mercoledì 27 Gennaio 2021
Sanremo 2021, Naomi Campbell conduttrice prima serata. Amadeus: «Festival non deve essere colpito»

«La donna che aprirà il festival di Sanremo numero 71 sarà Naomi Campbell». Lo annuncia, in un'intervista a "La Stampa" Amadeus, spiegando che saranno 10 le primedonne di Sanremo 2021. «In totale vedrete dieci donne al mio fianco: alcune per una sera, altre per tutta la settimana e si rappresenteranno come preferiranno». «Questa estate - spiega parlando della scelta di Naomi Campbell - ho visto un servizio in tv su lei e su quello che rappresenta al di là della moda.

Lei sarà certamente la co-conduttrice della prima serata perché amo il racconto delle loro esperienze.

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Naomi potrà raccontare ciò che il pubblico non sa e le appartiene. La sua amicizia con Nelson Mandela, le sue battaglie per i diritti civili contro il razzismo. Vedrete, sarà magnifica», assicura il conduttore e direttore artistico del festival che conferma la strategia di comunicazione scelta per quest'anno: fare personalmente con interviste tutti gli annunci ufficiali («C'è sempre chi si inventa qualcosa. Ecco perché i nomi veri quest' anno sono quelli che dò io personalmente», dice), il che gli permetterà anche di replicare, di volta in volta, alle polemiche che tradizionalmente si moltiplicano in avvicinamento al festival.

Le polemiche

E proprio sulle polemiche relative alla realizzazione del Festival nonostante il Covid, Amadeus replica: «Sanremo non deve essere colpito». «L'obiettivo da colpire non deve essere il festival». «Mi dispiace che chi fa questo lavoro debba colpirci. Da sempre sono per l'apertura dei teatri e dei cinema». «All'estero - dice Amadeus - ci sono sale che hanno aperto con grande attenzione per i protocolli; ho un grande dispiacere che il nostro ambiente sia fermo e spero che si riaccenda al più presto. Che Sanremo abbia 380 persone in platea è uno sforzo immane. Vede, io faccio I soliti ignoti con i figuranti ed è importantissimo che ci siano. Sanremo non deve essere colpito. Se non ci sono persone in platea non faccio un favore allo spettacolo ma un danno. Il festival sarà un grande faro che illuminerà un settore e provoca sofferenza che si lotti fra di noi. L'obiettivo da colpire non deve essere Sanremo. Se si aspetta Sanremo per colpire allora vuol dire che in quel momento si sta facendo del male a tutti: cinema, teatro, musica».

Che la kermesse si faccia, per Amadeus è proprio da questo punto di vista «un segnale importante». «Noi tutti, Rai, discografia, addetti ai lavori siamo insieme perché sarà un festival storico. La gente per strada mi chiede: 'ce la facciamo a fare Sanremò? Non: 'farete Sanremò? Il pubblico ha bisogno del festival, di alleggerire, pensare ad altro. Con tutti i protocolli possibili». Quanto alle misure anti-Covid, Amadeus spiega: «La gente a casa vedrà uno spettacolo che sembrerà il più simile a quello degli altri anni ma dietro le quinte sarà organizzato con metodi chirurgici». Infine l'auspicio: «Mi auguro che questo Sanremo sarà unico, non solo per quello che avremo messo in campo per poterlo fare durante questo periodo Covid, ma anche per l'umanità che ci stiamo mettendo. Quest'anno poter fare questo spettacolo è una sorta di privilegio e non me lo voglio perdere». 

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Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA