Sanremo, Gigi D'Alessio in giuria: «Sono una brava persona, per questo faccio ascolti»

Sabato 14 Dicembre 2019 di Fiamma Sanò
Sanremo, Gigi D'Alessio in giuria: «Sono una brava persona, per questo faccio ascolti»

«Sa qual è il titolo che più mi si addice? Lo scugnizzo signore». Sorride il maestro Gigi D'Alessio mentre, manco a dirlo, il pranzo lo paga lui. Ieri sera è andata in onda su Rai1 l'ultima delle tre prime serate di 20 anni che siamo italiani, che ha condotto con Vanessa Incontrada e che l'ha rivelato anche come showman. C'erano, tra gli altri, Pippo Baudo, Alessandro Siani, Nino D'Angelo (con il quale è in tour con Figli di un Re Minore, 26 e 27 dicembre a Napoli, 24 gennaio a Roma) e c'era, dulcis in fundo, Anna Tatangelo, in duetto con Un nuovo bacio. Lacrime come se piovesse, sul finale con Cosa vorresti davvero che «a Vanessa l'ho fatto a sorpresa». Ha anche fatto salire il marito di lei sul palco: «Un momento familiare, si è vista tutta la purezza del programma. Ci vorrebbero più cose così in televisione».

Intende più varietà o più lacrime?
«Più normalità. Come Pippo Baudo, che è la storia della televisione, con i capelli bianchi».

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Baudo lo rivedrà il 19 dicembre, giusto?
«Sì, siamo la giuria di Sanremo Giovani, con Carlo Conti, Antonella Clerici e Piero Chiambretti. Pensi che responsabilità ho».

Gli ascolti di 20 Anni sono stati ottimi: media del 16,4%, quasi 4 milioni di spettatori. È contento?
«Certo. Però per fare gli ascolti basta che ti fai vedere nudo, noi invece li abbiamo fatti con la qualità. Vedesse i commenti sui social: tutti positivi, di gente di tutte le età. Su Instagram ieri un bambino cantava Milano da bere. I 20enni sanno a memoria le mie canzoni del 1993».

Il suo pregio qual è?
«Essere me stesso. Una persona per bene».

Cosa significa?
«Non fare male a nessuno, non togliere agli altri per tuo beneficio. Non è che ci tengo a precisare, ma sono una persona per bene e nessuno può dire il contrario. Che vu' dicere? Ti sto sul cazzo? Le mie canzoni ti fann' caca'? Mi sta bene, i gusti so' gusti, altrimenti mangeremmo tutti la stessa roba, ascolteremmo tutti la stessa canzone».

Mai stato invidioso?
«Assolutamente no».

Neanche da giovane?
«Mai! Uno più bravo di me è uno stimolo a migliorarmi. La musica mi ha regalato una vita straordinaria. Tu t'assiette, il pianoforte e il foglio bianco, poi esce una canzone. E la senti cantare a milioni di persone, come una preghiera. Tu morirai, ma quella cosa durerà».

Qual è tra tutte le sue canzoni quella per cui vorrebbe essere ricordato?
«Mentre a vita se ne va. Quando l'ho scritta l'ho fatta ascoltare subito ai figli miei: Chist'è come nu testamento. Quando mi farò vecchio ricordatevi».

Come lo vuole il suo funerale?
«Famme capi' prima come muoro! Tanto mica lo vedo il funerale. Se potessi scegliere, vorrei morire vicino al pianoforte».

Se domani diventasse povero?
«Nun me ne fott' proprio. Sono nato povero. E non sarò mai povero, perché con quello che ho seminato, ovunque andrò a bussare mi daranno un piatto di pasta e un posto per dormire».

Il rischio l'ha corso, però, con il crack dell'affare Lambretta.
«Ho solo fatto un investimento sbagliato che si è rivelato una truffa. Però sto qua. Non ho mai venduto niente. I miei collaboratori vengono pagati. Amorilandia (la sua casa all'Olgiata, ndr) ci sta».

A proposito: a Natale come la addobba?
«Io ho perso mamma proprio il 25 dicembre, quando avevo 18 anni. Per questo Amorilandia la riempio di lucine, che sembra il Rockfeller Center».

Qual è la sua più grande fortuna?
«Essere nato in un quartiere popolare, e sapere soffrire. Avere avuto una famiglia sana, un padre e una madre purtroppo goduti per pochissimo tempo che mi hanno lasciato la più grande ricchezza: il senso di aiutare le persone, l'umiltà, il rispetto per gli altri. Conosce il libro The magic?».

No, cos'è?
«Me l'ha fatto conoscere Anna. Gesù dice: Chi ha, avrà sempre di più; chi non ha, gli sarà tolto anche quello che ha. Si riferisce alla gratitudine. Ti arriva la bolletta del gas e dici che palle? Invece devi ringraziare, che hai già fatto la doccia con l'acqua calda. Io sono molto grato».

Tre cose per cui lo è?
«Innanzitutto la salute. Già il fatto che mi sono svegliato la mattina è una fortuna».

Sono due, e la terza?
«Queste so' fondamentali, no? Avere una famiglia bella, dei figli sani».
 

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