Rocco Casalino a Belve: «Mio padre faceva giochini per vedere se ero gay. Volevo essere etero e ho fatto sesso con centinaia di donne»

Un'intervista in cui il responsabile della comunicazione del M5S si racconta senza veli: dalla carriera all'infanzia difficile

Martedì 28 Febbraio 2023
Rocco Casalino, l'intervista a Belve: «Volevo essere etero con tutte le mie forze, ho fatto sesso con centinaia di donne»

«Il messaggio che vorrei dare a tutti i padri violenti è che prima o poi pagheranno un prezzo, che è l'odio da parte dei figli.

Uno pensa di poter picchiare la propria moglie anche davanti ai figli e che dimenticheranno, ma io non ho dimenticato nulla, di quei momenti ricordo gli odori in casa, la mia paura, il dolore che provava mia madre». Dichiarazioni potenti più di un macigno quelle di Rocco Casalino ospite a Belve

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Rocco Casalino a Belve, l'intervista

«Ricordo tutto ed è una cosa che non si riesce a perdonare, almeno nel mio caso, al proprio padre. Ed è questa la pena peggiore per chi usa violenza nei confronti delle donne, perderanno l'amore dei propri figli». Così Rocco Casalino, responsabile comunicazione del M5S, ha ripercorso la sua infanzia fatta di violenza.

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Il padre violento

«Mio padre era un maschio del sud, molto virile, dominante. A proposito di assomigliare, non gli assomigliavo ecco, non ero il figlio che somiglia al papà, e questa cosa per lui era un problema. Faceva una serie di giochini per scoprire la mia omosessualità, ma io non ci cascavo perché sapevo che se lo avessi ammesso sarebbe stato peggio. Io ero sicuro che avrei avuto la vita impossibile. Anche per questa situazione la consapevolezza per me è arrivata molto tardi, ho fatto molta fatica ad accettarmi».

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Alla scoperta della sessualità

Un percorso quello di Casalino alla scoperta della sua sessualità difficile: «Fino a 35 anni ho avuto una ragazza con cui facevo regolarmente sesso e a un certo punto mi ero convinto che la mia fosse una sorta di bisessualità e che potevo reggere una vita da eterosessuale. Anche perché - dice Casalino - avevo desiderio di una vita famigliare, dei figli. Ho insistito con tutte le mie forze ad essere etero, ho fatto sesso con centinaia di donne. Sembra strano? Anche a me».

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La carriera

Una vita difficile che però da un punto di vista della carriera ha avuto molte soddisfazioni

«Non ho mai avuto protezioni», nel Movimento «sono partito dal basso, come addetto stampa a titolo gratuito» ed è così «che ho potuto dimostrare le mie capacità, Casaleggio mi ha notato e divento persona molto vicina a lui, che era straordinario e non aveva pregiudizi, per questo dovrò ringraziarlo sempre. È una delle pochissime persone che mi ha fatto sentire accettato per le mie qualità professionali e per il mio talento nella comunicazione, e per questo lo dovrò ringraziare per tutta la vita».

Nel governo Conte ha fatto il grande comunicatore. «Quanto mi deve Conte? Parte della mia vanità direbbe che ci sono io dietro ma non è così. La mia capacità è valorizzare le caratteristiche di una persona. Sicuramente, nella prima fase l'ho aiutato in una comunicazione più semplice, a far trasparire il lato umano, ma il merito è tutto suo. Ci dobbiamo entrambi qualcosa - continua - io ho imparato moltissimo da lui, sono cresciuto molto con lui e sono cambiato e credo che qualcosa lui ha preso da me. Ci siamo stati utili entrambi». E alla domanda se oggi si senta abbandonato da Conte, Casalino risponde: «Non mi sento abbandonato. Ha un ruolo diverso ma la sua comunicazione la curo ancora. Non esiste più il ruolo di portavoce, nessuno lo ha. Non c'è stato nessun allontanamento».

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 15:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA