Plasma iperimmune, Viola contro Le Iene: «Falsità, servizio pericoloso»

Mercoledì 18 Novembre 2020
Plasma iperimmune, Viola contro Le Iene: «Servizio pseudo-giornalistico pericoloso»

Duro attacco dell'immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola a Le Iene dopo un servizio sulla terapia col plasma iperimmune, quello dei pazienti guariti dal coronavirus, definito «pseudo-giornalistico, che distrugge il metodo scientifico in una manciata di minuti». «Un attacco molto singolare, abbiamo raccontato con fatti e dati», è la replica de Le Iene.

Mentre la sperimentazione di questa terapia continua: all'ospedale di Pisa sono stati arruolati 320 pazienti.

«Non c'è evidenza scientifica - precisa Viola su Facebook - che il plasma iperimmune sia di beneficio per i pazienti. Un servizio come quello trasmesso da Le Iene è quindi molto pericoloso: prima di tutto mina le basi della ricerca scientifica basata sulle prove. Poi, genera aspettative e dubbi nella popolazione che, come succedeva con Di Bella o con Stamina, vuole essere curata col plasma iperimmune e non capisce quindi perché molti ospedali non lo utilizzino. E da qui rabbia o panico».

Riguardo la terapia, la ricercatrice puntualizza che «è molto difficile capire se funziona, perché in assenza di protocolli standardizzati la variabilità è troppo alta. L'unico modo per valutarne l'efficacia e la sicurezza è attraverso studi clinici controllati randomizzati, quelli in cui c'è un protocollo ben definito e si confrontano pazienti in cui si usa il plasma con pazienti di controllo».

«Alessandro Politi - spiegano dal programma di Italia 1 - nel suo ultimo servizio ha dato voce ai medici che usano il plasma iperimmune, chiedendo i risultati sui pazienti in cura. Questo sarebbe 'pseudo-giornalismo'? Raccontare fatti e dati? Mostrare quello che succede all'ospedale di Padova, in prima linea nella lotta contro il coronavirus, significa 'distruggere il metodo scientifico'! Interpretazione bizzarra, non c'è che dire. L'immunologa - scrivono ancora Le Iene - certamente saprà che attualmente non esiste una cura certificata e standardizzata per il Covid, come di sicuro saprà anche che la cura al plasma è stata autorizzata dalla Food and Drug administration, il 24 agosto, dopo due studi: oggi sono arrivati a infondere quasi 90mila pazienti in più di 2700 ospedali. E i direttori sanitari degli ospedali di Mantova e Padova hanno spiegato a Politi che non c'è stato neppure un morto fra i pazienti curati col plasma iperimmune. E hanno lanciato l'allarme sull'esaurimento delle sacche di plasma iperimmune e rivolto l'appello ai cittadini di donare e alle istituzioni di raccoglierlo», conclude la trasmissione che annuncia per domani nuovi approfondimenti.

Nel frattempo un altro ospedale, quello di Pisa , sta sperimentando la terapia su 320 pazienti. «I primi risultati li avremo a fine mese ma ora non sarebbe serio fare previsioni, perché non ci sono ancora sufficienti evidenze scientifiche per dire se questa cura è efficace o se non lo sia. Dobbiamo continuare la sperimentazione e comparare i risultati con altre sperimentazioni prima di arrivare alle conclusioni», spiega Francesco Menichetti, primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Pisa e coordinatore della sperimentazione clinica.

L'associazione Patto Trasversale per la scienza ha deciso di difendere Viola. «Solitamente non condividiamo i post dei membri del nostro direttivo o dei nostri soci, ma questa vicenda del plasma iperimmune e dei servizi de Le Iene è importante. Lo facciamo prima di tutto in difesa dei cittadini, perché non meritano, in piena pandemia, di avere letture della realtà prive di ogni fondamento da fonti di cui si fidano e continuano a fidarsi. Lo facciamo in difesa della scienza e del metodo scientifico che non può essere vilipeso da chi lo ignora e tirato per la giacchetta per dimostrare tesi preconcette. Infine lo facciamo anche in difesa del vero giornalismo di inchiesta che, quando parla di medicina, si basa sui dati e sul metodo scientifico». 

Ultimo aggiornamento: 20:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA