Paolo Limiti, la carriera, la vita privata e la malattia che colpì l'ideatore dello Zecchino d'Oro

Il famoso paroliere, conduttore, produttore è scomparso a Milano all’età di 77 anni, nel 2017

Domenica 26 Marzo 2023
Paolo Limiti, la carriera, la vita privata e la malattia che colpì l'ideatore dello Zecchino d'Oro

Paroliere, conduttore, produttore: un signore della televisione italiana. Paolo Limiti dopo un anno di lotta contro il cancro, è scomparso a Milano all’età di 77 anni. A piangerlo fu il mondo della tv e dello spettacolo, un mondo dove era entrato giovanissimo (a soli 20 anni, nel 1959 inventò e organizzò la prima edizione dello Zecchino d’Oro, dal quale si distaccò 2 anni più tardi) e che negli anni ha saputo raccontare con garbo ed eleganza con programmi come «Ci vediamo in tv» nato negli anni ‘90.
 

La biografia


Paolo Limiti è morto il 27 giugno del 2017, all'età di 77 anni, a causa di una grave malattia; è stato un famoso conduttore, produttore, divulgatore e paroliere italiano e la sua scomparsa ha lasciato un enorme vuoto nell’ambiente dello spettacolo.

Lo show-man era nato l’8 maggio del 1940. 

Il padre era un procuratore della Pirelli milanese, mentre la mamma era siciliana; Limiti visse l'infanzia e l'adolescenza a Torino, dove si diplomò nel 1961 all'Istituto Tecnico Amedeo Avogadro. Debuttò come paroliere grazie a Jula de Palma, della quale era un ammiratore: le inviò infatti il testo di tre canzoni, che la cantante apprezzò, tanto che decise di inciderne una, Mille ragazzi fa, nel 1964 (mentre le altre due le incise il marito della cantante, il musicista Carlo Lanzi, con lo pseudonimo Dick Salomon). L'anno successivo, Paolo Limiti scrisse Bionda bionda per Maria Doris. Dopo aver lavorato come creativo pubblicitario in alcune agenzie, nel 1968, per intuizione di Luciano Rispoli iniziò la collaborazione con la Rai come autore e regista de La maga Merlini con Elsa Merlini, regista radiofonico di Cantanti all'inferno con Enrico Montesano e di Il maestro e Margherita con Alberto Lionello.

 

Collaborò soprattutto con Mina come paroliere di canzoni che ha portato al successo la cantante cremonese, tra le quali Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Sacumdì Sacumdà, Ballata d'autunno, Un'ombra ed Eccomi; successivamente diede il via al sodalizio artistico con Mike Bongiorno, sempre come autore di trasmissioni televisive di successo, fra le quali spicca Rischiatutto (1970-1974).

Negli anni Novanta, poi, raggiunge la conduzione facendosi conoscere dal grande pubblico; lo abbiamo visto al timone di: E l’Italia racconta, Paolo Limiti Show, Supersera e Domenica In.

Nel corso della sua carriera si è occupato di storia dello spettacolo, raccontando le gesta di noti personaggi come Marilyn Monroe, Dalida, Wanda Osiris, Mina, Gina Lollobrigida e molti altri.

Nel 2013 ha ideato, dedicandolo alla madre Rosa, detta Etta, il "Premio Etta Limiti", concorso per voci liriche che nel 2014, con la supervisione alla produzione televisiva di Gianriccardo Pera, è stato trasmesso su Raidue e su Raiworld, ottenendo in quest'ultimo caso decine di milioni di contatti. Nel 2014 gli è stato conferito presso la Camera dei Deputati il Premio America della Fondazione Italia USA, per la quale dal 2015 è divenuto responsabile per i progetti artistici.

 


La moglie Justine Mattera

Il presentatore nel 2000 ha sposato Justine Mattera, che era sua valletta in molte trasmissioni. Il loro matrimonio purtroppo è durato solamente due anni e sembra sia finito a causa del desiderio fortissimo della soubrette di avere un figlio; idea non condivisa dal marito. I due nonostante tutto erano rimasti in ottimi rapporti anche dopo la separazione. Limiti non ha avuto figli.


La malattia

Paolo Limiti è morto per un cancro al cervello. Negli scorsi anni Giovanna Nocetti, cantante e grande amica di Paolo Limiti aveva raccontato gli ultimi giorni di vita del presentatore all’epoca in cui scoprì di essere malato: 

Sono stata vicina a lui per 47 anni, sono sempre stata dietro le quinte. Quando si ammalò mi disse: «Appena sto meglio, facciamo quel bel programma di canzoni napoletane, perché tu canti bene». Nove mesi prima della morte Paolo ha scoperto la malattia, e dopo qualche giorno è stato operato. A Pina, la sua governante, chiedeva sempre se io fossi venuta. Mi chiedeva di cantargli le canzoni napoletane che a lui piacciono molto. L'ultima canzone è stata bellissima. Lui amava molto ‘Era de maggio'. Stava solo con gli occhi chiusi, e non parlava più. Gliel'ho cantata tutta. A un certo punto ha aperto gli occhi e gli sono scese due lacrime. Lui amava Napoli tantissimo, in maniera meravigliosa».

Ultimo aggiornamento: 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA