Nicola Rao nuovo direttore del Tg2, via libera dal cda Rai con 4 voti a favore e 3 contrari

Giornalista parlamentare, poi responsabile della redazione del Tgr Lazio come caporedattore centrale, era da tempo considerato papabile per una promozione di peso alla Rai

Mercoledì 14 Dicembre 2022 di Francesco Bechis
Nicola Rao nuovo direttore del Tg2, via libera dal cda Rai

Tornano le nomine Rai. Anzi, una sola: Nicola Rao è il nuovo direttore del Tg2.

Ad annunciarlo è il Cda della televisione pubblica riunitosi stamattina. Rao, cronista di esperienza, 16 anni di Adnkronos e a viale Mazzini dal 2002, prenderà il posto di Carlo Pilieci, il direttore "anziano" che per tre mesi ha sostituito l'ex direttore Gennaro Sangiuliano, oggi ministro della Cultura. Si ferma qui, per il momento, il risiko Rai del governo Meloni.

Nicola Rao, il profilo

Rao è nome da sempre vicino a FdI. Giornalista parlamentare, poi responsabile della redazione del Tgr Lazio come caporedattore centrale, era da tempo considerato papabile per una promozione di peso alla Rai. Un anno fa, tenuto fuori dall'ultimo giro di nomine, ha ricevuto la solidarietà di diversi esponenti del mondo del giornalismo e della cultura, da Aldo Cazzullo a Luca Telese, da Andrea Ungari a Paolo Morando con una lettera aperta a sua difesa. 

La sua nomina ai vertici del secondo telegiornale, per il momento, non darà vita a un valzer di sedie nella rete pubblica. E questo non solo perché nell'agenda di governo, tra manovra e crisi energetica, il dossier Rai non sia esattamente in cima. Ma anche e soprattutto per un equilibrio che l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di mantenere a viale Mazzini per i prossimi mesi. 

Risale a novembre l'incontro a Palazzo Chigi della premier con l'amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, definito in una nota a margine "cordiale". Da quel vis a vis sarebbe nata la convinzione, da parte di Meloni, di congelare per un po' la partita delle nomine.

Non è un mistero che FdI abbia un altro nome per i vertici della tv pubblica: Giampaolo Rossi, consigliere d'amministrazione, da sempre figura di riferimento per i conservatori quando si parla di tv e cultura. Ebbene, l'idea iniziale di FdI, nominare Rossi come "direttore generale" da affiancare a Fuortes (o per commissariarlo, sostenevano i più maliziosi) sembra oggi tramontata.

Dopotutto il contratto dell'Ad scade solo nel 2024 e per il momento non sembra esser stata trovata una soluzione alternativa all'altezza (si parlava di una sovrintendenza, ma anche qui il risiko delle nomine è fermo). Una finestra intermedia per Rossi, in attesa che si liberi la poltrona di vertice, potrebbe aprirsi a inizio estate. L'ipotesi, dicono voci di corridoio a viale Mazzini, è dar vita alla fusione tra Rai Cinema (l'ad Paolo Del Brocco è in scadenza) e Rai Fiction e affidare le redini al membro del Cda. 

Per il resto, prevale lo stallo. Che per il momento conferma al suo posto la direttrice del Tg1 Monica Maggioni: l'ex presidente Rai, inizialmente entrata nella rosa di nomi in movimento a viale Mazzini, vanta dalla sua apprezzamenti bipartisan fra le forze politiche e dovrebbe restare dov'è. Certo, restano preferenze e appetiti dei partiti di maggioranza. La Lega, ad esempio, chiede da tempo la promozione di Angela Mariella, oggi alla direzione di Isoradio, a capo del GR Radio. Mentre FI spinge per affidare un ruolo di prestigio all'anchorman Francesco Giorgino.

Scadenze a breve? Poche. In primavera dovrebbe chiudere il suo mandato alla guida di Rai News Antonio Di Bella. E un posto si libererà anche nella prestigiosa sede a New York, con il rientro a Roma della corrispondente Lucia Goracci.

Ultimo aggiornamento: 13:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA