Nadia Toffa, la mamma a Domenica In: «Sono rimasta con lei fino alla fine, il fidanzato le era accanto»

Domenica 24 Novembre 2019
Nadia Toffa, la mamma a Domenica In: «Sono rimasta con lei fino alla fine, il fidanzato le era accanto»

Trattenere le lacrime è impossibile: a Domenica In, la padrona di casa Mara Venier ricorda Nadia Toffa in compagnia della mamma dell'indimenticata star de Le Iene, MargheritaMara Venier spiega a Margherita: «Ho avuto la fortuna di conoscere Nadia di persona, era una ragazza grintosa, una brava giornalista. Avevo timore di conoscerla: lei era un po' alternativa, io nazional-popolare. Invece fu un incontro bellissimo, sono diventata subito amica di Nadia, una ragazza fantastica». La mamma di Nadia Toffa, che ha appena presentato il libro Non fate i bravi, spiega: «Negli ultimi due anni, durante la malattia, ho vissuto con lei a Milano e non l'ho mai lasciata sola. Lei, durante la notte, si svegliava e iniziava a scrivere: il libro è una raccolta dei suoi scritti, lei aveva firmato l'assenso poco prima di morire». Il ricavato del libro, come spiega Margherita, sarà interamente devoluto per la ricerca oncologica e per i pazienti di Taranto e della Terra dei Fuochi.​

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Margherita, la mamma di Nadia Toffa, racconta: «Tutto è iniziato a Trieste: lei si trovava lì per un'inchiesta quando è svenuta all'improvviso nella hall di un albergo. Non le era mai capitato niente di simile e i medici decisero di mandarla in eliambulanza al San Raffaele: il medico aveva già capito tutto, si trattava di un tumore cerebrale, uno dei più gravi al mondo. L'avevano operata, lei era tornata più carica e grintosa di prima. Nadia era ben consapevole della sua situazione, sapeva di poter morire ma nel cuore coltivava la speranza, fino alla fine». Dalle tv locali, Nadia Toffa aveva fatto tanta gavetta e mamma Margherita ricorda: «Lei voleva fare solo una cosa: giornalismo d'inchiesta. Poi aveva scoperto di gradire molto la conduzione ed è così che è diventata protagonista a Le Iene. Era partita dal basso ma sapeva di non dover ringraziare nessuno».

Il nome di Nadia Toffa resterà sempre legato alla città di Taranto. L'inviata de Le Iene, infatti, aveva fatto tante inchieste sugli effetti dell'Ilva ed era stata testimonial per la raccolta fondi per la creazione di una struttura oncologica pediatrica, che oggi porta il suo nome. La mamma di Nadia Toffa si commuove sempre di più quando sente la testimonianza della mamma di Gabriella, una bambina che si era ammalata di leucemia e che lei aveva intervistato. Oggi la bambina è guarita e tanti tarantini continuano a portare Nadia Toffa nel cuore. «Per Gabriella, Nadia fu una sorella maggiore. L'esempio di quella bambina le aveva dato tanta forza, lei diceva sempre: "Se ci è riuscita uno scricciolo come lei, anche io posso farcela"».

Mamma Margherita rivela poi: «Nadia aveva scritto in un post che il suo compagno non l'aveva mai accompagnata e per questo l'aveva lasciato. Non è vero, lui le è sempre rimasto vicino e l'ha sempre amata, ma Nadia aveva deciso di lasciarlo quando ha capito di non avere più speranze, non voleva che soffrisse e non amava farsi vedere distrutta dalla malattia. Lui aveva capito la situazione, accettando di rimanere a distanza, ma è sempre rimasto in contatto con noi, anche adesso che Nadia non c'è più. Lei si mostrava debole per il cancro solo davanti a me».

Ripensando poi agli ultimi mesi, la mamma di Nadia Toffa spiega: «Non riusciva più a fare inchieste, era fiaccata dalle terapie. Io le dicevo di aspettare e avere fiducia, ma lei fino a pochi mesi prima di morire era certa di poter riprendere a settembre con Le Iene e voleva tutto pronto. Era serena e fiduciosa nel poter guarire, poi la situazione è precipitata a luglio e lei era pienamente cosciente. Un mese e mezzo prima di morire, Nadia si era fatta dare l'estrema unzione da don Patriciello, il parroco della Terra dei Fuochi che ha celebrato anche i funerali secondo la sua volontà. Don Patriciello le aveva detto: "Nadia, tu ora stai bene, ma mancherò per tanto tempo, vorrei darti l'estrema unzione". E lei, senza colpo ferire, aveva accettato di buon grado».

L'intervista si fa sempre più toccante. «Lei mi diceva sempre: "I genitori che devono sopravvivere ai figli sono mutilati". Ma poi diceva anche: "Non sopporterei di vederti morire, sarei troppo sola"» - rivela Margherita, la mamma di Nadia Toffa - «Il giorno in cui è morta ero ovviamente lì con lei, ho sentito di doverle dire: "Vola, amore mio, la mamma è serena". E lei è volata via, ma la sento ancora qui con me». In studio, poi, arriva anche Totò, la cagnolina di Nadia Toffa: «Le ha fatto tanta compagnia e l'ha aiutata tantissimo negli ultimi mesi.
Aveva deciso di chiamarla così perché Totò era il nome del bassottino di un amico, morto investito da un'auto».

Ultimo aggiornamento: 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA