MasterChef, stasera torna su Sky lo show di cucina: ecco chi sono i giudici

Giovedì 16 Dicembre 2021
MasterChef, stasera torna su Sky lo show di cucina: ecco chi sono i giudici

ANTONINO CANNAVACCIUOLO

Campano di Vico Equense, 46 anni, Antonino Cannavacciuolo è il giudice empatico di MasterChef, che boccia malvolentieri e col sorriso.

Tifoso del Napoli (ha conosciuto personalmente Diego Armando Maradona, che frequentava il suo ristorante) è giudice di MasterChef dal 2015, quando entrò come quarto chef insieme a Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco. Così descrive, sul suo sito, la prima volta in cucina: «Entrai in una cucina professionale che avrò avuto all’incirca otto anni. Ricordo che mi piaceva seguire mio padre, anche lui cuoco, nei grandi ristoranti in mezzo alle brigate di cucina. Già allora pensavo che nella vita non avrei voluto fare altro che lo chef».

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Dopo gli studi alla scuola alberghiera, Cannavacciuolo ha fatto gavetta all’estero, in Francia, per approdare infine nel ristorante del Grand Hotel Quisisana di Capri, quando la cucina era sotto la consulenza di Gualtiero Marchesi. Nel 1999 ha assunto, insieme alla moglie Cinzia Primatesta, la gestione della dimora storica Villa Crespi (due stelle Michelin) sul Lago d'Orta in Piemonte, dove oggi vive con la moglie e i due figli. Nel 2015 ha aperto nel centro di Novara il Cannavacciuolo Café & Bistrot, nel 2017 il Bistrot Cannavacciuolo nel quartiere torinese Borgo Po e nel 2021 il ristorante Laqua Countryside a Vico Equense – tutti riconosciuti con una stella Michelin.

Dei tre giudici, Cannavacciuolo è quello con maggiore esperienza televisiva: l'esordio da protagonista sul piccolo schermo è avvenuto nel 2013, alla conduzione della prima stagione di Cucine da incubo. Oltre a MasterChef, nel 2017 e 2018 ha condotto il programma 'O mare mio, da lui ideato, e dal 2020 è giudice del talent Family Food Fight.

Della sua cucina dice: «Non mi sento un innovatore, vado in profondità perdendomi nei sapori della tradizione, cercando di riportarli alla luce in una nuova forma, nel rispetto del valore di ogni ingrediente. I miei ingredienti portafortuna? Il mio olio, il limone, il pomodoro».

BRUNO BARBIERI

Nato a Medicina, un paese in provincia di Bologna, Barbieri ha 59 anni ed è il giudice più temuto di MasterChef, il più severo e il veterano della trasmissione, che frequenta fin dalla prima edizione. La sua vocazione per la cucina è nata presto, come racconta lui stesso sul suo sito: «Mio padre viveva in Spagna per lavoro, mia madre a Bologna. Sono cresciuto con i nonni. La mia passione per la cucina è nata in quegli anni stupendi, così legati alla terra, ai suoi ritmi, alle sue stagioni. All’epoca non compravamo niente, tutto era prodotto in casa: il pane, il latte e i formaggi, la pasta, le conserve e la carne. Mia nonna Mina, detta Mimì, fu la prima a capire quale sarebbe stato il mio destino».

Dopo il diploma alla scuola alberghiera di Bologna, e i lavori come cuoco sulle navi da crociera e in piccoli locali della riviera romagnola, è approdato alla Locanda Solarola di Castel Guelfo (due stelle Michelin) e a Il Trigabolo di Argenta (due stelle Michelin), sotto la guida dello chef Igles Corelli, suo mentore. Aperto il ristorante Arquade a San Pietro in Cariano (due stelle Michelin), nel 2010 si è trasferito in Brasile per fare ritorno nel 2012 in Europa, aprire a Londra il ristorante Cotidie e a Bologna il bistrot il Fourghetti, entrambi ceduti a terzi. Durante la sua carriera è stato insignito di 7 stelle Michelin, record superato solo dallo chef Enrico Bartolini.

Tifoso dell’Inter, passione ereditata dal padre, Barbieri è riconosciuto tra i 50 chef ambasciatori della cucina italiana nel mondo. Celibe e riservato sulla sua vita privata, sogna di cucinare per la Regina Elisabetta. In tv ha partecipato come inviato per Quelli che il calcio nel 2015-2016 e dal 2020 è conduttore del programma Cuochi d’Italia – Il campionato del mondo e Cuochi d’Italia – Il campionato delle coppie.  Il consiglio che ripete più spesso: «Ogni chef deve mettere nel piatto il suo io. La cucina d’effetto è importante, ma ai giovani non deve passare solo il messaggio che se metti una bolla sul piatto sei a posto».

GIORGIO LOCATELLI

Lombardo di Vergiate, 58 anni, Locatelli è il giudice gentiluomo che prende a cuore i casi più estremi, indugiando nelle motivazioni psicologiche che spingono i concorrenti a partecipare. Ultimo arrivato a MasterChef, dove è entrato nel 2018 in sostituzione della collega Antonia Klugmann, è figlio d’arte: la famiglia gestiva un ristorante stellato, anche se la nonna non voleva che facesse il cuoco.

Nel 1983, a vent’anni, ha lasciato l’Italia per lavorare a Parigi e Londra, dove nel 1995 ha aperto il ristorante Zafferano (una stella Michelin) e nel 2002, assieme alla moglie Plaxy, il Locanda Locatelli (una stella Michelin: tra i clienti fissi la cantante Madonna). Nel 2009 ha inaugurato il ristorante Spighetta e successivamente il Ronda Locatelli, a Dubai.

Appassionato di moto e musica, dalla moglie Plaxy – separata da una precedente relazione e madre di un ragazzo, Jack, di 32 anni, oggi direttore della fotografia - Giorgio Locatelli ha avuto una figlia, Margherita, 23 anni, che vive come i genitori a Londra, a Camden Town, insieme al loro cane Olive. Celebre sulla tv inglese, dove ha partecipato a una serie di documentari per la BBC sull'arte e la cucina tradizionale italiana, nel 2016 Locatelli è stato insignito Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana dall'Ambasciatore italiano a Londra. Ha cucinato per Valentino Rossi e i reali d’Inghilterra. Celebre per il coniglio al rosmarino molto amato dai suoi clienti inglesi, il  suo mondo culinario è in questa frase, incipit del libro Fatto in casa: «Tornare all'essenza della cucina famigliare significa comprare ingredienti freschi, prepararli in modo semplice, goderseli con le persone care, e riutilizzare in modo creativo quello che avanza per trasformarlo in un altro pasto. Tutto qui».

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