«Un'altra televisione è impossibile». È questa l'amara conclusione a cui giunge Renè Ferretti, l'iconico regista interpretato da Francesco Pannofino in “Boris”, dopo aver invano provato a mettere «qualità» nella fiction da lui diretta.
Lol chi ride è fuori: il programma che è già un tormentone (e non solo sui social)
Il successo di “Lol – Chi ride è fuori” (come quello di “Una pezza di Lundini”) è la dimostrazione che un'altra televisione è diventata possibile. Prendi un'idea originale, arruola un cast di giovani (accompagnati da talent più esperti) e metti su un format snello e fruibile: ecco la nuova ricetta del successo. Perché, se è vero che il pubblico della prima serata di Rai1 o Canale 5 ha un'età media ancora molto alta, è altrettanto vero che le grandi produzioni non possono più ignorare le potenzialità praticamente illimitate dello streaming e della fetta di pubblico che ne fruisce.
Non è un caso, del resto, che “Boris” sia diventato un cult anni dopo la sua uscita in tv (2007-2010) grazie a internet. E in estate uscirà una nuova stagione su Disney Plus. Discorso simile vale per “Una pezza di Lundini”, confermato nei palinsesti grazie a RaiPlay (e ai social), più che per lo share su Rai2. Non si tratta solo di cosa va in tv, si tratta di ridefinire il concetto stesso di televisione. Netflix, Amazon, Dazn, Disney e gli altri stanno segnando la strada. A Rai, Mediaset e Sky il compito di seguirla. Volenti o nolenti.