Le Iene e il giallo Chico Forti, giurata rivela: «Durante il processo nascoste molte informazioni»

Mercoledì 20 Novembre 2019
Le Iene e il giallo Chico Forti, giurata rivela: «Durante il processo nascoste molte informazioni»

Non si ferma l'inchista de Le Iene sul caso Chico Forti, l'imprenditore italiano condannato all'ergastolo per l'omicidico di un uomo a Miami - Dale Pike, trovato morto il 15 febbraio 1998 - e da 20 anni recluso in un carcere di massima sicurezza negli Usa. La trasmissione televisiva di Italia 1 ha scandagliato ogni dettaglio dell’iter giudiziario che ha portato alla condanna di Chico. Tra i giurati, che si sono espressi all'unanimità, c’era anche Veronica Lee, all’epoca giovanissima, che tempo fa ha scritto al giornalista de Le Iene Gaston Zama un messaggio che mette in dubbio serio dubbio la regolarità della condanna.

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«L’intero processo è stato una c*****a, e molte informazioni in quell’aula di tribunale sono state nascoste», ha spiegato la donna. «Ricordo di essere stata bullizzata dagli altri giurati perché credevo che ci fosse un ragionevole dubbio sull'innocenza di Chico».

L'imprenditore, raggiunto telefonicamente dalla Iena, continua a gridare con tutta la sua forza la propria innocenza: «Ho troppa rabbia in corpo. Non sto chiedendo misericordia o un atto di carità, sto chiedendo giustizia. Questo è quello che mi tiene in vita perché i 20 anni che mi hanno rubato non li posso riavere».
 
Biancofiore e Giammarco (FI): Di Maio si faccia sentire. «Di Maio oggi a Washington, invece di parlare dei guai interni al movimento e magari cercare sponde per la resistenza al governo, si faccia portavoce presso le istituzioni Usa dell'amarezza e del disagio italiano sul caso di Chico Forti, all'ergastolo negli Usa per un omicidio senza prove per il quale si è sempre detto innocente. Una questione irrisolta presa a cuore già in passato da ministri degli esteri di calibro di Frattini che non ha mai mollato fino alla fine del suo mandato». Lo affermano, in una nota congiunta, la deputata di Forza Italia e coordinatrice regionale del Trentino Alto Adige, Michaela Biancofiore, e Gabriella Giammanco, vice presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, annunciando una mozione «affinché le nostre istituzioni , di concerto con la Provincia autonoma di Trento e la Regione, chiedano la revisione del processo per addivenire alla riconosciuta innocenza di Chico, della quale siamo certe».

 
 

I numeri e i casi dei detenuti italiani all'estero. Sono 2.113 gli italiani detenuti all'estero. Di questi 966 stanno scontando una condanna, 1.113 sono in attesa di giudizio e 34 in attesa di estradizione. I casi più difficili su cui la Farnesina è impegnata, ha sottolineato il Direttore Generale per gli Italiani all'Estero, Luigi Maria Vignali, presentando la guida per i detenuti all'estero, sono quello dell'imprenditore trentino Chico Forti condannato all'ergastolo negli Usa, per un omicidio che ha sempre dichiarato di non aver commesso; Giuseppe Lo Porto, 86 anni, cardiopatico, in carcere dal maggio nello stato dell'Alabama dove deve scontare due ergastoli; Fulgenzio Obiang Esono, ingegnere di 49 anni di origini equatoguineane, che le autorità della Guinea Equatoriale hanno condannato a 59 anni di prigione perché avrebbe organizzato o partecipato ad un presunto tentativo di golpe e infine Riccardo Capecchi, 41 anni, fotografo di Castiglione del Lago arrestato in Perù con l'accusa gravissima di traffico di droga.

Ultimo aggiornamento: 19:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA