È un gioiello della ricerca, della tecnologia e dell'industria italiana, il radar Marsis, l'unico radar in grado di esplorare il sottosuolo di Marte fino alla profondità di cinque chilometri. Proposto alla fine degli anni '90 da un gruppo di ricercatori italiani e realizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), il radar Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and IonosphereSounding) è stato costruito in Italia dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) ed è il fiore all'occhiello della missione Express, lanciata il 2 giugno 2003 dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
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È stato progettato sotto la guida scientifica di Giovanni Picardi, dell'università Sapienza di Roma, mentre la Nasa, attraverso il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) e l'Università dell'Iowa, ha fornito una parte dell'elettronica e una delle antenne.