Soyuz, astronauti a bordo della Iss:
ma l'arrivo non è senza intoppi

Giovedì 23 Luglio 2015 di Paolo Ricci Bitti
Soyuz, astronauti a bordo della Iss: ma l'arrivo non è senza intoppi
Partenza perfetta della Soyuz, arrivo puntuale in orbita, ma poi qualche ritardo nelle manovre di attracco, il che, nello spazio, finisce sempre per innescare qualche inquietudine. Anche se alla fine - a pensare alle nostre terrestri tribolazioni da pendolari - che cosa saranno mai 31 minuti nel tragitto dalla Terra alla stazione internazionale tra le stelle? Ha vissuto in effetti qualche apprensione la prima tappa della missione del nuovo equipaggio che riporta a sei gli inquilini sull'Iss. Avvio della missione da manuale: il pupazzo del robottino C1b8 ha cominciato a fluttuare leggero e felice nell'abitacolo a poco meno di nove minuti dal lancio, avvenuto alle 23.03 di mercoledì, quando la Soyuz, oltrepassata quota 100 km e sfrecciando a 28.800 km orari, si è liberata di una bella fetta dell'attrazione terrestre. A quel punto la fase più delicata del lancio era superata e i tre astronauti hanno potuto tirare un primo respiro di sollievo insieme ai centri di controllo di Baikonur in Kazakistan (da dove la Soyuz era decollata), Mosca e Houston. Kjell Lindgren della Nasa, Oleg Kononenko dell'agenzia spaziale russa Roscosmos e Kimiya Yui, dell'agenzia spaziale giapponese, hanno impiegato poco meno di sei ore per raggiungere l'Iss.



L'apertura del portello è invece avvenuta con 31 minuti di ritardo rispetto al programma (alle 6,56 e non alle 6,25, ora italiana). L'attracco della navetta era stato registrato alle 4,45 come previsto, ma al momento di aprire il portello, il comandante, il leggendario veterano russo Gennady Padalka ha avuto qualche difficoltà perché equilibrare la pressione fra la Soyuz e la stazione ha richiesto più tempo del previsto. Appena la situazione si è stabilizzata il boccaporto è stato aperto e il primo a entrare galleggiando è stato il comandante della Soyuz, il russo Oleg Kononenko. Ingegnere meccanico, Kononenko ha 51 anni ed è già stato due volte sull'Iss, nel 2008 e nel 2012.



È la prima volta invece per i suoi due compagni di viaggio: l'astronauta americano Kjell Lindgren, medico di 42 anni cresciuto fra Stati Uniti e Inghilterra e il giapponese Kimiya Yui, 45 anni ingegnere di volo. Tutti e tre resteranno sulla stazione fino alla fine di dicembre: con il loro lancio riprendono i voli di routine verso la Stazione Spaziale dopo che l'incidente al cargo russo Progress, il 28 aprile scorso, aveva fatto riprogrammare tutto il calendario di arrivi e partenze.



Il lancio dei tre astronauti era inizialmente previsto per lo scorso 26 maggio ed era stato rinviato dopo l'incidente. Per lo stesso motivo anche l'italiana Samantha Cristoforetti, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), aveva prolungato di un mese la sua permanenza in orbita, ritardando il rientro sulla Terra.



Ad accogliere i nuovi inquilini, con Padalka ci sono Scott Kelly della Nasa, e il Mikhail Kornienko.
Tutti e sei saranno i primi astronauti destinati a raccogliere e mangiare i primi ortaggi coltivati a bordo della stazione, un passo necessario in vista delle future missioni per Marte. Gli astronauti mangeranno metà del secondo raccolto di lattuga, il resto sarà congelato e inviato a Terra per analizzare le piante e confrontarle con un gruppo di controllo coltivato al Kennedy Space Center della Nasa.
Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 10:17

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