Rivoluzione E-commerce:
bastano una App e una foto

Sabato 26 Aprile 2014 di Mauro Anelli
Rivoluzione E-commerce: bastano una App e una foto
Avete presente Shazam, quell'applicazione che ci ha fatto sgranare gli occhi e le orecchie per la capacit quasi magica di riconoscere una canzone dopo aver ascoltato solo poche note? Bene, immaginate di poter applicare una tecnologia simile per acquistare un oggetto, semplicemente scattandogli una foto con il vostro smartphone.



Stiamo parlando di PowaTag, una app attualmente disponibile sullo store Apple che promette di rivoluzionare l'e-commerce nel giro di pochi anni sfruttando una tecnologia ibrida che sfrutta, riconoscimento d’immagine, sensori audio e i codici QR. Il funzionamento è semplice: basterà immortalare un prodotto in un negozio, su una pubblicità stampa, televisiva o online e addirittura ascoltando un annuncio radiofonico, per acquistare l'oggetto del desiderio in meno di tre secondi. L'applicazione prevede la registrazione dei dati della propria carta di credito e permette di eseguire l'acquisto con una procedura sicura e istantanea.



LO SVILUPPO

Il problema per ora è soltanto legato alla quantità di aziende che aderiscono all'iniziativa, per ora sono in lista circa 310 marchi internazionali, da Adidas a Carrefour, in grado di far interagire i propri prodotti con il sistema, ma secondo Dan Wagner, il fondatore della Powa Technologies, ci sarà una vera e propria corsa a far parte della lista dei prodotti click&buy. E non sembra crederci soltanto lui, visto che la startup ha raggranellato quasi 100 milioni di dollari di finanziamenti dai maggiori fondi di investimento internazionali ed ha aperto 14 sedi nelle più importanti città mondiali, da Pechino a Milano.



I LIMITI

Le parole chiave che hanno motivato Dan Wagner e i suoi ricercatori sono ROPO e Showrooming. Secondo una ricerca di Digitas LBi, l’avvento di dispositivi mobili come smartphone e tablet hanno esaltato la tendenza del ROPO, cioè ricercare informazioni online su un prodotto prima di acquistarlo in negozio. La percentuale di persone che conferma questo trend è dell’87,1%, ma si sta affermando sempre di più il fenomeno Showrooming, che coinvolge coloro che visitano il punto vendita per testare fisicamente il prodotto per poi procedere all’acquisto online al prezzo più conveniente. Tra questi, circa il 56% dichiara di effettuare ricerche sul prodotto direttamente nel negozio utilizzando lo smartphone. E basta una differenza di prezzo del 5%, per spingere il 65% delle persone a cambiare canale d’acquisto passando all’online.

Indipendentemente dallo sviluppo e dall’efficienza della tecnologia ibrida dell’app, questi fattori sembrano essere uno dei talloni d’achille del sistema. PowaTag infatti non permette la comparazione e la ricerca del miglior prezzo, ma indirizza l’acquisto soltanto dal rivenditore aderente.



I SOCIAL NETWORK

In questo scenario recitano un ruolo decisivo i social network, in grado di orientare la decisione d’acquisto a volte in modo decisivo. In Italia la classifica dei social più influenti vedono Facebook al comando (47,1%), seguito da YouTube (25,4%), Google+ (23,8%) e Twitter (11,9%). Nella piazza virtuale 4 italiani su 10 dichiarano di postare notizie e consigli sugli ultimi acquisti effettuati sul proprio profilo, e lo fanno principalmente quando pensano di aver fatto un buon affare (39,7%).



L’ADVERTISING

Il futuro vedrà ampliare lo sforzo di integrare la vendita online con quella effettuata nei negozi tradizionali, sfruttando i dispositivi mobili, la geolocalizzazione e i sistemi di pagamento via web o bluetooth. Una delle chiavi di volta è la pubblicità, destinata a modificare il suo approccio per adattarsi alle piattaforme interattive come PowaTag. Sarà possibile realizzare campagne interattive multicanale, monitorare in modo approfondito le abitudini di acquisto e le reazioni degli utenti e calcolare l’efficacia delle promozioni adattandole velocemente alle esigenze del cliente. Perciò, se dopo una giornata di shopping tornerete a casa a mani vuote, sappiate che il vostro smartphone non vi rivolgerà la parola. Almeno fino al prossimo acquisto.
Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 12:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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